«La situazione di incertezza che avvolge il sistema idrico regionale è ormai sempre più evidente. Le dimissioni del presidente di Molise Acque, Sabatini, seguono di alcuni mesi, fra l’altro, quelle di Tatti dal consiglio d’amministrazione della Grim, proprio come rappresentante di Molise Acque, e confermano un evidente sfaldamento all’interno dell’ente regionale preposto alla gestione idrica, oltre che nei rapporti con la Regione. La giunta Roberti, checché ne dica, non riesce a trovare la quadra su un settore cruciale, lasciando Molise Acque priva di una governance capace di compiere scelte strategiche per il futuro della nostra regione».
A dichiararlo è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Roberto Gravina, che torna a ribadire l’urgenza di affrontare il tema in Consiglio regionale.
«Le dimissioni a catena dimostrano non solo che il sistema è in stallo, in un periodo particolarmente delicato per la gestione delle risorse idriche, ma evidenziano un vero e proprio cortocircuito all’interno del sistema, che rischia di compromettere l’intero assetto della governance idrica molisana».
Gravina sottolinea poi l’importanza di una revisione complessiva delle strategie regionali:
«Per questo, già mesi fa, abbiamo presentato mozioni per chiedere alla Giunta di rivedere e aggiornare gli accordi interregionali tra Molise, Campania e Puglia, con l’obiettivo di tutelare le risorse idriche regionali e adeguare le condizioni ai reali fabbisogni del territorio per garantire un’equa compensazione per l’acqua trasferita fuori regione, senza campanilismi di sorta e aprendo anche una necessaria discussione per la gestione dei grandi invasi, tema assai delicato visto ciò che sta accadendo in Puglia».
Infine, Gravina torna su un’altra criticità mai chiarita dalla Regione:
«Abbiamo chiesto più volte se esista un piano d’emergenza idrica e quali interventi servano ancora per predisporlo, viste le difficoltà palesate nell’ultimo anno. Ma la Giunta continua, a distanza di un anno oramai, a non fornire risposte chiare. Anche la collaborazione tra Molise Acque e Grim, invece di essere lasciata nel limbo delle incertezze politiche, andrebbe superata attraverso l’unificazione dei due soggetti, grossista e distributore, vista anche l’anomalia della compartecipazione iniziale di Molise Acque in Grim con tutti i problemi che ne sono scaturiti».
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