Nei giorni scorsi personale della Divisione Anticrimine, a seguito di attività amministrativa, ha consentito al Questore di Isernia Borzacchiello di comminare 2 F.V.O. (Foglio di Via Obbligatorio) con divieto di ritorno per il periodo di 3 anni, rispettivamente nei comuni di Agnone e di Rionero Sannitico, nei confronti di un uomo italiano di 32 anni con a carico pregiudizi di polizia per reati contro la persona e di una donna italiana di 50 anni con a carico pregiudizi di polizia per reati contro il patrimonio, contro la fede pubblica, contro la persona e contro l’amministrazione della giustizia. I due soggetti sono stati controllati, nei giorni scorsi, nei comuni indicati mentre si aggiravano con fare sospetto, senza apparente motivo che giustificasse la loro presenza. Il personale della Polizia di Stato si è attivato per porre in essere l’istruttoria finalizzata all’emissione della misura di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio. Nell’ambito dell’attività di controllo del territorio, personale della Squadra Volante è stato inviato dalla sala operativa presso un esercizio commerciale sito in via Garibaldi, in quanto vi era stata una segnalazione di furto. Immediatamente sul posto gli operatori dell’UPGSP hanno individuato 2 donne rispettivamente di 17 e 18 anni che avevano occultato nei rispettivi zainetti della merce che è stata, quindi, restituita. Le due donne, accompagnate presso gli uffici della Questura, dopo le formalità di rito sono state deferite in stato di libertà per il reato di furto. Nell’ambito dell’attività posta in essere dalla Polizia di Stato tesa alla tutela delle fasce deboli si innesta il deferimento all’Autorità Giudiziaria di un cittadino isernino di 67 anni per il reato di maltrattamenti in famiglia da parte del personale specializzato della Squadra Mobile. Il predetto, ormai da tempo, poneva in essere numerosi atti di violenza nei confronti del figlio di 18 anni affetto da gravi disturbi psichici. La triste storia è emersa grazie ad un intervento del personale della Polizia di Stato che, nel mese di ottobre, aveva notato transitare per le vie della città, al centro della carreggiata, un ragazzo in evidente stato confusionale. Sono stati presi quindi contatti con i familiari e la preparazione del personale specializzato della Squadra Mobile ha consentito di approfondire e ricostruire la situazione di degrado familiare vissuta dal ragazzo. Attraverso le dichiarazione di numerosi testimoni, in particolar modo i docenti dell’istituto scolastico frequentato dal giovane e la sua documentazione sanitaria, sono state accertate le violenze subite.