Prevenire è meglio che curare, è una delle regole principali quando si parla di salute. E se il monito appare scontato quando viene dalla bocca di un medico, lo è sicuramente meno se parte da un imprenditore. Eppure la produttività in un’azienda passa anche per il benessere dell’individuo. È in questa direzione che muove l’intesa raggiunta fra Fondazione Giovanni Paolo II e il pastificio La Molisana che hanno dato vita al progetto “Cura et Labora”, partito oggi 15 novembre, con l’obiettivo di promuovere la salute dei dipendenti sul posto di lavoro attraverso attente politiche di prevenzione. “Viviamo un momento storico in cui sembra che le macchine stiano prendendo il sopravvento sull’uomo quando invece a mio avviso sta avvenendo l’opposto, in quanto è necessaria la specializzazione delle risorse umane per gestire i nuovi strumenti tecnologici”, ha spiegato la responsabile Marketing de La Molisana, Rossella Ferro. “Il mercato del lavoro sta vivendo cambiamenti epocali con livelli competitivi e ritmi sempre maggiori. L’individuo rischia di rimanere schiacciato. Perciò promuovere il benessere del lavoratore aiuta a migliorare la sua produttività e allo stesso tempo l’azienda diventa anche il luogo in cui ci si prende cura di se stessi, in cui si acquisisce una educazione ad un corretto stile di vita da esportare poi anche nel proprio nucleo familiare”. Il progetto, “ampio e ambizioso”, offre un programma di controlli e di screening per i dipendenti direttamente in azienda. Si comincia con esami del sangue, che offriranno una prima visione dello stato di salute dei lavoratori, per poi passare ad altri approfondimenti. Dopo il primo step saranno indirizzati a svolgere altre attività di screening per patologie oncologiche e cardiovascolari statisticamente tra le più frequenti. Fra le attività anche promozione di attività fisica, incontri e produzione di materiale informativo destinati ad una sana alimentazione e un corretto stile di vita, realizzazione di una bacheca della salute. La responsabile aziendale alle risorse umane Patrizia Oriente ha sottolineato l’apprezzamento dei dipendenti per l’attenzione riservata dall’azienda e ha sottolineato l’adesione al progetto di 80 unità su 135 dipendenti interni. “La Fondazione Giovanni Paolo II – ha affermato il direttore generale Mario Zappia, – che ha avviato una serie di attività di solidarietà e ogni estate offre a migliaia di persone residenti nei comuni molisani la possibilità di beneficiare di visite ed esami strumentali gratuiti per la prevenzione delle malattie oncologiche e dell’ambito cardiovascolare, oggi vuole offrire le proprie competenze scientifiche al servizio di una delle realtà produttive più significative della regione. È per noi occasione di entrare nel mondo del lavoro. Crediamo molto nella prevenzione in quanto rappresenta la chiave per spendere meno per qualcosa che un domani potrebbe essere più dispensioso affrontare oltre che irrecuperabile. Due perciò sono gli aspetti su cui puntiamo, la molisanità e l’attività sociale. La prima consiste nella convinzione che realtà come La Molisana e la Fondazione Giovanni Paolo II siano considerate risorse di questo territorio. La seconda comporta appunto andare nelle piazze, a casa delle persone e non da ultimo sui luoghi di lavoro per educare ad un corretto stile di vita e individuare o prevenire eventuali problematiche”.