Dopo i grandi successi delle edizioni passate, l’ITST Marconi di Campobasso è ancora una volta fra le scuole partecipanti alla Maker Faire di Roma, il più grande evento europeo sull’innovazione, la “fiera delle invenzioni” in programma da oggi fino a domenica, che come sempre riserva un intero padiglione alle scuole italiane ed europee che mettono in mostra le loro creazioni tecnologiche. Reduce dalla vittoria del primo premio nelle ultime due edizioni, l’ITST Marconi ci riprova quest’anno riproponendo ed ampliando il progetto della robotica in musica. Con la chitarra robot e il robot batterista a fare da “apripista” negli ultimi due anni, in questa edizione il nostro Istituto propone il completamento del percorso progettuale con un’intera band, che ha fatto il suo esordio in via sperimentale nel mese di maggio al Festival delle Percussioni, ha proseguito la sperimentazione alla Marconi’s Faire ed ora è pronta per la “consacrazione” davanti alle migliaia di visitatori che prevedibilmente gremiranno il nostro stand nella tre giorni romana.Oltre ai due “strumentisti” già citati, la band si completa col robot tastierista, il primo ad essere realizzato tre anni fa dai nostri studenti, e con l’ultima novità, il robot bassista, “ciliegina sulla torta” sulla quale alunni ed insegnanti stanno lavorando fin dai giorni immediatamente successivi alla vittoria della scorsa edizione della Maker Faire. È tanta la curiosità intorno ai nostri androidi, al punto che nella giornata di ieri l’Ansa ha presentato l’evento che avrà oggi la sua inaugurazione nella capitale con un articolo sulla sua home page proprio parlando della band di androidi realizzata dall’ITST Marconi e che tutti possono ancora trovare on line all’indirizzo web http://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/maker_faire/2017/11/30/maker-fairesi-esibisce-la-band-robotica_00236070-3697-42ff-9830-830a7e348d54.html, articolo nel quale viene spiegato anche tecnicamente il funzionamento dei vari “musicisti elettronici” comandati da microcontrollori Arduino e PIC e programmati per suonare insieme qualsiasi brano musicale. Insomma, l’attesa è – almeno da parte nostra – spasmodica e l’obiettivo non è tanto quello di confermarci al primo posto nazionale, cosa che naturalmente ci farebbe molto piacere ma non rientra fra le nostre priorità, quanto quello di far crescere i nostri studenti, dimostrando che le competenze che essi acquisiscono negli anni di permanenza nella nostra scuola sono assolutamente in linea con quanto di meglio ci possa essere anche a livello nazionale.
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