L’11 gennaio 1999 a Milano si spegne il cantautore e poeta Fabrizio De Andrè. Nato a Genova Pegli, in via dei Nicolai il 18 febbraio 1940 trascorre la gioventù tra scuola, libri e serate in compagnia di amici illustri come Paolo Villaggio, Luigi Tenco, Gino Paoli. A 16 anni compra la sua prima chitarra e inizia a suonare musica jazz ispirandosi al chitarrista americano Jim Hall. Successivamente inizia a scrivere le sue prime canzoni, cantando storie di suicidi, prostitute e emarginati. A 22 anni si sposa con Erica Rignon e un anno dopo diventa padre di Cristiano. Il suo primo successo fu la Canzone di Marinella che nel 1965 fu interpretata da Mina. Nel 1976 dopo il fallimento del primo matrimonio incontra la cantante Dori Grezzi e da questa relazione nasce Luisa Vittoria. De Andrè decide allora di trasferirsi in Sardegna e acquista un’azienda agricola a Tempio Pausiano. Nell’agosto del 1979 la coppia viene sequestrata per quattro mesi e tenuta prigioniera alle pendici del Monte Lerno. Furono liberati dietro il versamento del riscatto. De André rappresenta il cantautore italiano che più di ogni altro si é accostato al genere musicale di grandi artisti come Leonard Cohen e Bob Dylan. Attraverso le sue canzoni é riuscito a raccontare storie che fino a quel momento erano estranee alla musica in quanto erano riservate solo a scrittori e poeti. Nel 1998 gli venne diagnosticato un carcinoma polmonare e la notte dell’11 gennaio 1999 alle ore 02:30, il poeta Faber (questo era l’appellativo datogli dall’amico di infanzia Paolo Villaggio) muore all’Istituto dei tumori di Milano. Aveva 58 anni. GiuPrio
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