“In 30 anni è stato acquistato solo un Minuetto, con noi è iniziato un rinnovo del parco mezzi che nel giro dei prossimi tre anni vedrà il completo ammodernamento dei treni delle tratte molisane”. L’assessore ai Trasporti Pierpaolo Nagni ha illustrato insieme al governatore le novità in tema mobilità, prima della scadenza del mandato. “Ci stiamo mettendo in linea con un processo nazionale che si trova più avanti di noi, i tempi per l’acquisto di un treno non sono celeri, si impiega fra i due e i tre anni. Inoltre sono necessarie le risorse: un treno Swing, quello di cui si è recentemente dotata la Regione, costa circa 3 milioni e mezzo, un treno elettrico 6 milioni. Immaginate quindi dotarsi di una decina di nuovi mezzi”. Ed è proprio l’elettrificazione della tratta regionale il principale tema discusso, come anticipato ieri. Non solo la Isernia-Roccaravindola, ma l’intero percorso che da Campobasso porta a Roma avrà una volto e una funzionalità nuove. A tracciare le tappe Frattura. “Siamo partiti da un’opera che è stata derisa e soprannominata metropolitana leggera, la Matrice-Campobasso-Bojano. Il Governo ha visto la sensibilità mossa verso questo settore e ci ha dato la possibilità di ottenere risorse aggiuntive. Innanzitutto la copertura del debito di 90 milioni di euro con Trenitalia. Secondo step: 150 milioni per il raddoppio della Termoli-Lesina. Terzo step: 15 milioni di euro per l’elettrificazione del tratto Isernia-Roccaravindola. E poi altri 15 milioni di euro per nuovo materiale rotabile. A dicembre la delibera Cipe per lo sblocco di 50 milioni che garantiranno l’elettrificazione dell’intera tratta molisana. In questi modo l’obiettivo è ridurre i tempi di percorrenza da Campobasso alla capitale sotto le due ore e un quarto. Questo è uno degli investimenti strategici per evitare l’isolamento della nostra regione: aver puntato sulla mobilità su ferro, garantendo e intensificando il trasporto su gomma laddove il progetto non potrà tenere in conto alcuni collegamenti”. E’ il caso della tratta Campobasso-Termoli. “Un’ora e un quarto di viaggio non è un tempo compatibile, pertanto – ha anticipato Frattura insieme a Nagni – quella tratta diventerà un collegamento turistico simile alla Sulmona-Carpinone, la Transiberiana d’Italia”. Tutto dovrà essere fatto entro il 2021. E il binario 20-bis alla Stazione Termini? Secondo Frattura e Nagni non se ne sentirà più parlare nel momento in cui l’intero parco treni sarà sostituito. Per lo Swing, già dal 16 gennaio, ha spiegato l’assessore ai Trasporti, sarà previsto l’arrivo e la partenza a Termini su uno dei binari principali della stazione capitolina.
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