Che non ci sarebbe stato Election Day si era già capito, nonostante bisognava attendere i dati ufficiali per confermarlo. Le elezioni regionali non solo non coincideranno con le Politiche del 4 marzo, ma potrebbero scalare di oltre un mese. Già i tempi non sarebbero stati più utili, vista la seduta programmata solo oggi 16 gennaio per discutere sulla modifica alla legge elettorale, come consigliato dalla Presidenza del CdM, per evitare impugnative, ma con la bocciatura di una mozione che impegnava il Consiglio a ‘bloccare’ l’Election Day la possibilità è stata chiaramente messa da parte. Mentre l’emendamento di modifica alla legge elettorale è slittato a sabato.
I 5 Stelle: “Ennesima tragicommedia”. “Non c’è bisogno di attendere la discussione sul collegato alla legge di Bilancio per rubricare la giornata di oggi come l’ennesima tragicommedia. Il Consiglio regionale, con 11 voti contrari e 10 favorevoli, ha scritto la parola ‘fine’ sulla possibilità di election day in Molise non accettando la discussione di un ordine del giorno che chiedeva la modifica della legge elettorale regionale, come richiesto dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, e andare al voto il 4 marzo in concomitanza con le elezioni Politiche. Il Consiglio regionale ha bocciato questa ipotesi con il voto decisivo del governatore Paolo Frattura. Una decisione vergognosa, certificata con voto palese, quindi sottoscritta con nomi e cognomi: oltre a Paolo Frattura, anche Salvatore Ciocca, Vincenzo Cotugno, Domenico Di Nunzio, Cristiano Di Pietro, Vittorino Facciolla, Domenico Ioffredi, Nunzia Lattanzio, Salvatore Micone, Filippo Monaco, Carmelo Parpiglia. In questo modo i cittadini saranno costretti a pagare oltre due milioni di euro in più. Non solo. Questo voto vorrà dire qualche decina di migliaia di euro in più per i consiglieri regionali (non per i nostri portavoce che da sempre si tagliano lo stipendio) e qualche mese in più di spese per l’intera macchina amministrativa, ovviamente di soldi pubblici.”
Iorio: “Prevalso l’interesse personale”. “Questa mattina ho richiesto che il Consiglio regionale si esprimesse sull’opportunità di votare il 4 marzo anche per le regionali, con o senza le modifiche alla legge elettorale. I soliti 11 hanno votato contro, compreso il presidente del Consiglio. L’obiettivo di questa maggioranza è quello di garantirsi un futuro isolando il Molise dal contesto politico nazionale: vista la diaspora nel Pd e la confusione di una parte del centrodestra, è molto meglio sperare “nell’aiutino” di qualcuno una volta definita la situazione nazionale. Tutto ciò sarebbe stato inimmaginabile in una situazione di normalità politica. E’ inutile ripetere la storia di come siamo giunti a questa decisione ma una cosa è certa: prevale l’interesse personale su quello dei molisani. Con buona pace di chi a questa maggioranza aveva affidato il proprio destino fatto di promesse ed impegni mai soddisfatti. Occorrerà qualche mese in più ma il Molise cambierà”.
Approvato il Defr a maggioranza. Il Consiglio Regionale ha iniziato l’esame dei vari provvedimenti che compongono la Manovra Finanziaria 2018 della Regione Molise. In particolare è stato approvato a maggioranza il “Bilancio di previsione pluriennale del Consiglio Regionale per gli esercizi finanziari 2018-2020”. Ha illustrato il provvedimento il relatore, Presidente della I Commissione, Di Nunzio che ha ricordato come il Bilancio dell’Assemblea rappresenta il principale strumento dell’autonomia consiliare e garantisce il corretto e indipendente funzionamento dell’organo legislativo. La proposta di Bilancio, come ha ricordato Di Nunzio, presenta un fabbisogno complessivo di 5.746.750 Euro. Il risultato di amministrazione per l’esercizio 2018 ammonta a 599.284 Euro. Lo stesso Bilancio è stato predisposto in termini di competenza e cassa per l’esercizio finanziario 2018 e in termini di sola competenza per gli esercizi 2019 e 2020. E’ intervenuto sull’argomento il Consigliere Petraroia. Si è passato quindi a esaminare, dopo l’illustrazione fatta sempre dal Consigliere Di Nunzio nella qualità di relatore, il “Documento di economia e Finanza Regionale (DEFR) 2018-2020”. “La politica regionale – si legge nel Documento – ha posto al centro della propria azione la promozione della crescita intelligente, sostenibile e solidale del Molise, attraverso l’assunzione di tre priorità: Ri-innovare la PA, Ri-lanciare lo sviluppo economico, Ri-pensare la qualità della vita”. Per la prima priorità denominata “Ri-innovare la PA” l’attuale Governo regionale ha individuato da subito, tra le più rilevanti esigenze di intervento, il potenziamento della capacità amministrativa dell’ente, per offrire adeguati livelli nei servizi e per restituire centralità al cittadino. Per raggiungere l’obiettivo lo stesso Esecutivo sta conducendo un’azione integrata di razionalizzazione e – al contempo – di potenziamento dell’organizzazione: sotto il profilo degli adempimenti, dei tempi, delle risorse umane e strumentali, del network. Sono stati attuati e sono tuttora in corso di attuazione interventi volti alla razionalizzazione e semplificazione delle procedure e alla progressiva riduzione della spesa, quali veicoli per garantire coerenza con i vincoli normativi e con le istanze dei cittadini. Per la priorità denominata “Ri-lanciare lo sviluppo economico”, invece, la Regione, al fine di dare impulso alla crescita della competitività del territorio e del sistema imprenditoriale, ha attuato politiche di sviluppo che, mediante la valorizzazione delle risorse a valere sui fondi POR FESRFSE, FEASR e FSC, e facendo leva sui driver dell’innovazione e del sostegno alle imprese, hanno consentito di pianificare e attuare azioni riconducibili a politiche del credito e dell’innovazione, alla buona impresa e all’Accessibilità del territorio. Infine per la priorità denominata “Ri-pensare la qualità della vita” il Documento si ribadisce il concetto che il miglioramento della qualità della vita dei cittadini molisani, passa attraverso azioni integrate in materia di conoscenza e del lavoro professionalizzante, della sostenibilità nell’utilizzo delle risorse naturali nonché di politiche orientate all’innalzamento dei livelli dei servizi pubblici essenziali e di inclusione sociale. Sull’argomento sono intervenuti i Consiglieri Petraroia e Niro. Il DEFR è stato approvato a maggioranza. Vista il numero e la complessità degli emendamenti presentati agli altri provvedimenti della Manovra Finanziaria, e al fine di consentire ad ogni Consigliere di approfondirli opportunamente prima di esprimere il proprio voto, il Presidente Cotugno ha disposto l’aggiornamento della seduta a sabato 20 gennaio alle ore 9.30