È stato inaugurato questa mattina, in località Colle della Macchia, il nuovo Centro Comunale di Raccolta differenziata dei rifiuti urbani del Comune di Riccia. Un impianto rispettoso delle nuove normative in materia, a costo zero per la cittadinanza, reso possibile grazie ad un finanziamento regionale del PAR FSC 2007-2013. Tecnologicamente all’avanguardia, completamente videosorvegliato, il Centro è dotato di un sistema di pesatura personalizzato dei rifiuti (funzionante con la tessera sanitaria) e sarà presto provvisto di specifici cassoni scarrabili per le diverse tipologie di rifiuto. È stato inoltre istallato un Composter Big Hanna, per trasformare in modo semplice ed economico, soprattutto a impatto ambientale zero, gli scarti alimentari in concime organico, capace di abbattere fino ad un terzo la produzione di umido, a tutto vantaggio dell’ambiente e dei costi di smaltimento. La cerimonia di inaugurazione, volutamente in tono minore, è iniziata col il ricordo che il sindaco Micaela Fanelli ha voluto tributare a Francesco Ciocca, prematuramente scomparso, cui è andato l’applauso commosso dei tanti riccesi presenti. “Prima di realizzare il nuovo Centro, che si aggiunge all’isola ecologica già presente – ha poi proseguito il sindaco – abbiamo bonificato tutta l’area di Colle della Macchia, storicamente discarica abusiva nel nostro comune, rimuovendo i rifiuti e anche lo strato superficiale del terreno contaminato. E lo abbiamo fatto a costo zero per la cittadinanza, grazie ad un finanziamento regionale che ha riconosciuto e premiato la qualità del nostro progetto. Con il nuovo appalto, a primavera entrerà in funzione anche l’impianto di pesatura dei rifiuti, che premierà con uno sconto sulla tariffa chi differenzierà di più e meglio. Un sistema più equo, efficiente e rispettoso del nostro territorio. E su questo faccio un appello a tutti i cittadini, ma soprattutto ai ragazzi (presenti gli studenti dell’Istituto Omnicomprensivo di Riccia, ndr), affinchè il loro futuro sia sempre più pulito ed il territorio dove vivono sempre più salubre. Al momento siamo al 60% di differenziata, ora l’obiettivo è l’80%”. “Nel 2013 la Regione Molise era al 9% di raccolta differenziata, oggi siano al 45% su base mensile – ha sottolineato il Vice Presidente della Giunta Regionale Vittorino Facciolla – e per il 2018 ci aspettiamo dati ancora migliori. Le amministrazioni non sono tutte uguali, alcune come quella di Riccia hanno imboccato la strada giusta, altre, purtroppo, ancora faticano, nonostante la mole dei finanziamenti disponibili da tempo, con la Regione che messo in campo 30 milioni di euro, distribuiti su una duplice base: il numero di abitanti, ma anche la qualità dei progetti. Ed i risultati, come a Riccia, sono arrivati”. All’assessore all’Ambiente del Comune di Riccia, Gabriele Maglieri, il compito di fornire i dettagli: “Fondamentalmente: chi meno inquina e più differenzia, meno paga. Nel nuovo appalto per la raccolta porta a porta sono già stati previsti mastelli muniti di chip, che andranno a registrare il peso dei conferimenti, premiando i cittadini più virtuosi. Cittadini – ha continuato Maglieri – che tra qualche settimana potranno usufruire anche del nuovo centro di raccolta, dove è già funzionante il sistema di pesatura computerizzata e di lettura ottica della tessera sanitaria, così da identificare il conferimento di ogni singolo utente, nel pieno rispetto della privacy”. A seguire, sono state presentate le mini isole ecologiche, già operative nel centro abitato, che permettono di conferire rifiuti in base alla loro tipologia, sempre attraverso il riconoscimento dell’utente attraverso la tessera sanitaria. È stata infine inaugurata la Casa dell’Acqua in viale Sedati, in funzione da qualche settimana, dalla quale è possibile attingere acqua sanificata, liscia o gassata, ad un costo calmierato di 5 centesimi il litro. “L’obiettivo di questo ultimo progetto – ha concluso Fanelli – è quello di rilanciare il consumo di acqua potabile ‘da rubinetto’, esaltandone le caratteristiche di salubrità, diminuendo il consumo della plastica, ad un prezzo di vendita sensibilmente inferiore quello dell’acqua venduta in bottiglia”.
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