Il Consiglio regionale ha approvato in via definitiva la legge di modifica allo Statuto regionale e il “Piano Regionale di tutela delle acque e Piano nitrati della Regione Molise”. La PDL concernente le modifiche allo Statuto Regionale, presentata dal Consigliere Niro, era già stata votata in prima lettura nella seduta dello scorso 14 novembre. L’approvazione a maggioranza assoluta, avvenuta per appello nominale come chiesto dai consiglieri Totaro, Scarabeo e Manzo, rende le modifiche definitive e operative. Hanno votato contro i consiglieri Manzo, Scarabeo e Totaro, non ha partecipato al voto, abbandonando l’Aula, la consigliera Lattanzio. Nel dibattito sono intervenuti per esprimere le rispettive posizioni a riguardo i consiglieri Niro, Petraroia, Totaro, Ioffredi, Fusco Perrella, Parpiglia, Manzo, Lattanzio, Ciocca e il presidente della Giunta Frattura. La PDL, votata per la seconda volta, trattandosi di modifica statutaria, ha avuto bisogno di due deliberazioni identiche a distanza di almeno due mesi da parte del Consiglio, così come previsto dallo stesso Statuto. In particolare vengono apportati dei piccoli cambiamenti all’architettura dello Statuto approvato nel 2014 senza toccarne l’impalcatura generale. Ciò – è stato spiegato in alcuni interventi a favore della modifica – anche per rendere l’articolato statutario maggiormente armonizzato alle normative nazionali di finanza pubblica. Tra le modifiche apportate vi è la previsione che annualmente le Commissioni consiliari permanenti riferiscano al Consiglio regionale sullo stato dell’economia e del lavoro nella regione. “A tal fine – recita l’articolato – le stesse Commissioni, riunite in sessione comune, sentono le rappresentanze delle categorie professionali, produttive, sociali nonché gli esponenti del mondo del volontariato e dell’istruzione”. La relazione delle Commissioni fatta all’Assemblea è pubblicata, per la consultazione da parte dei singoli cittadini e di tutti i portatori di interesse, sul BURM e sul sito istituzionale della Regione Molise. Viene poi estesa al Consiglio Regionale la possibilità di formulare direttive, oltre che indirizzi, alla Giunta regionale nella fase di formazione degli atti normativi dell’Unione Europea. E’ poi stabilito il numero massimo degli assessori “in ragione di un quinto dei componenti del Consiglio regionale, con arrotondamento all’unità superiore”. Si introduce, infine, per la prima volta nello Statuto la figura del Sottosegretario alla Presidenza che svolgerà il compito di raccordo tra il Presidente della Regione, la Giunta e il Consiglio regionale. Tale figura non comporterà ulteriori oneri finanziari giacché essa dovrà essere ricoperta da un consigliere regionale. Per quanto concerne invece il “Piano Regionale di tutela delle acque e Piano nitrati della Regione Molise” esso era stato adottato con delibera di Giunta regionale e con l’approvazione diviene pienamente operativo. La discussione generale sul provvedimento, iniziata già il 3 novembre 2017, si è conclusa con gli interventi dei consiglieri Manzo, Fusco Perrella e Petraroia e l’Assessore Facciolla. Nello specifico il Piano fissa – come si legge nella relazione di accompagnamento – il quadro delle azioni, delle regole e dei comportamenti finalizzati alla tutela del patrimonio idrico della Regione Molise, anche sulla base dell’interazione tra aspetti specifici della gestione delle acque con altri e diversi aspetti delle politiche territoriali e di sviluppo socioeconomico. Il Piano è stato approvato a maggioranza con il voto contrario della consigliera Fusco Perrella e l’astensione della consigliera Manzo. Il Consiglio ha quindi approvato il Piano delle alienazioni riguardante un immobile di proprietà regionale censito al foglio 41 di Riccia, porzione della particella 886, di circa mq 87. Ha svolto la relazione di presentazione del provvedimento il consigliere Di Nunzio. Non ha partecipato al voto, uscendo dall’aula il consigliere Ciocca. Il Piano è stato approvato a maggioranza con l’astensione del consigliere Petraroia. L’Assemblea ha infine approvato all’unanimità una mozione presentata dal consigliere Petraroia, da lui stesso illustrata all’aula, inerente la crisi dell’edilizia del Molise. E’ intervenuto sull’argomento anche l’assessore Nagni. In particolare la mozione impegna il presidente della Giunta regionale, l’assessore a lavori pubblici e l’intero Esecutivo a:
promuovere un urgente confronto con le organizzazioni sindacali di categoria e le rappresentanze delle associazioni imprenditoriali di ANCE e ACEM;
individuare ogni utile soluzione operativa tra le parti sociali finalizzata a massimizzare la ricaduta occupazionale per i lavoratori molisani del settore edile;
pianificare misure legislative e ogni altro utile strumento propedeutico al rilancio dell’edilizia regionale e alla promozione dell’occupazione nel comparto anche attraverso politiche attive mirate alla formazione, riqualificazione e specializzazione delle imprese e degli addetti nell’intervento di recupero dei centri storici, di restauro, manutenzione e messa in sicurezza di fabbricati esistenti, nel ripristino ed efficientamento energetico, nella bioedilizia, bioarchitettura e nell’uso di materiali e tecnologie di costruzioni innovative.
In apertura dei lavori il presidente Cotugno ha dato notizia delle dimissioni del consigliere Angelo Michele Iorio. L’Assemblea quindi ha provveduto alla sua surroga con il consigliere Nicola Eugenio Romagnuolo che ha dichiarato di voler far parte del Gruppo “Progetto Molise”. Lo stesso consigliere è stato assegnato alla I Commissione consiliare. Nel corso della seduta Frattura ricollegandosi al dibattito intercorso sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti discussa lo scorso 7 novembre, ha reso delle comunicazioni in merito agli sviluppi di una vicenda che lo coinvolge personalmente, quella relativa all’apertura del procedimento nei suoi confronti per calunnia verso il pm Papa e la giornalista Petescia.