“Chi si aspettava novità e soprattutto un rinnovamento tra i candidati del Molise in Parlamento di entrambi gli schieramenti politici più rappresentativi non può che restare deluso”. E’ la critica rivolta dal presidente di ‘Una Nuova Italia’, nonché segretario generale del S.PP. (Sindacato Polizia Penitenziaria), Aldo Di Giacomo, in riferimento alle candidature alle Politiche nei seggi molisani. “Ci facciamo interpreti del sentimento di diffusa amarezza dei cittadini molisani per dare voce a quella volontà di cambiamento che ancora una volta è stata sacrificata sull’altare di interessi di partito e interessi di carriere personali. Se ai soliti nomi e alle solite facce si aggiungono le solite proposte politiche che vanno bene per tutta l’Italia senza tenere minimamente conto dei problemi specifici del Molise, che già di per sé potrà contare su una risicata pattuglia parlamentare, non c’è da stupirsi che la disaffezione dei molisani è destinata a proiettarsi sulla diserzione dal voto. In questa situazione di allontanamento dalla politica difficilmente si potranno raggiungere le buone percentuali di affluenza ai seggi elettorali del 2013, come confermano i numerosi sondaggi, accrescendo con l’astensionismo la sfiducia popolare nelle istituzioni. L’altra faccia della medaglia è la previsione nei sondaggi dei consensi al M5S e con essi al populismo e alla demagogia. Non è certo sufficiente aver ritrovato nel centrodestra e nel centrosinistra unità sui candidati, solo ed esclusivamente per non rischiare di perdere voti, per dare una qualche parvenza di modernità. Proprio nel tentativo di riaccendere la speranza dei molisani nel riscatto del destino della propria terra abbiamo voluto dar vita ad un nuovo Movimento – “Una Nuova Italia” – che subito dopo la prima assemblea costitutiva di Campobasso, molto partecipata, si è ramificato in altre regioni italiane, a testimonianza che il tema della sfiducia e della scarsa partecipazione popolare è comune a tutto il Paese. L’auspicio è che le elezioni regionali del 22 aprile possano produrre un’inversione di tendenza a partire da un rinnovamento reale della classe dirigente della Regione e dal protagonismo delle nostre comunità locali. Noi – conclude Di Giacomo –siamo disponibili a condividere un percorso politico con chiunque ponga al centro la volontà di un reale cambiamento e voglia affidare le redini della politica molisana ad una persona che ne abbia le capacità e soprattutto sia realmente rappresentativo dei territori ed abbia tutte le caratteristiche per amministrare una regione già mortificata dalla politica romana che continua a considerarla la “Cenerentola d’Italia”.
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