La serata al Teatro Savoia dedicata all’amato cantautore molisano Alfredo Antonio Carlo Bongusto, poi diventato Fred, è stato un successo, come la prima edizione. L’evento ideato da Antonello Carozza e Michele Falcione, rispettivamente presidenti dell’associazione culturale Queens Academy e Talenti e Artisti Molisani, si conferma un progetto che piace al pubblico campobassano. Uno spettacolo ricco, piacevole e dinamico con proiezione di filmati storici e l’esibizione di grandi artisti che hanno riproposto le sue indimenticabili canzoni, che tutti in platea conoscevano a memoria e le canticchiavano insieme agli artisti. Una rotonda sul mare, scritta nel 1964, Balliamo, Questo nostro grande amore, Frida, Prima c’eri tu o anche Doce doce e Spaghetti a Detroit, sono i più grandi successi di Fred, portati in scena da una band, tutta molisana, capitanata da Antonello Carozza e formata da Francesco Cipullo al piano, Paolo Mignogna e Luigi Rinaldi alle chitarre e mandolino, Michele Campopiano al basso elettrico, Valeria Pietrarca al violino elettrico e Michele Milano alla batteria. Eleonora Moro, promettente cantante jazz di origini larinesi, è stata la voce femminile che ha duettato con Carozza. Non solo canzoni, ma anche bellissime coreografie sono state realizzate dai maestri della scuola di danza AG Master Dance, su brani rigorosamente cantati dal vivo. Non sono mancati ospiti che hanno animato la serata come il grande percussionista e cantante brasiliano Robertinho Bastos, il quale ha accompagnato Fred nelle Tournè sudamericane per oltre un decennio, affiancato da un chitarrista d’eccezione Arlez Azavedos. La Banda della Masciona ha testimoniato l’affetto dei campobassani per Fred ricordando una canzone a cui i ragazzi del gruppo sono particolarmente legati: “Campobasso e il gabbiano”. L’attrice comica Palma Spina ha divertito tutti con sketch esilaranti. Lo spettacolo è stata anche l’occasione per sostenere la ricerca scientifica. L’amato artista molisano, come ormai è noto, è affetto da una malattia degenerativa per cui non è stata ancora trovata una cura. La serata a lui dedicata è stata anche l’occasione per promuovere la ricerca scientifica in Molise, l’unica concreta possibilità di sconfiggere (tutte) le patologie incurabili. E’ stato dedicato uno spazio per sensibilizzare la comunità alla donazione del 5 per mille alla Fondazione “Giovanni Paolo II”. Un’eccellenza sanitaria localizzata in Molise, ma conosciuta in ogni parte del mondo anche per la sua attività scientifica. Sono attivi presso la struttura numerosi progetti di ricerca collegati con i più prestigiosi Istituti internazionali, a cui lavorano anche ricercatori molisani. Accorato l’appello della presentatrice Mary Jo: “Abbiamo a disposizione uno strumento importantissimo per finanziare l’attività scientifica: la donazione del 5 per mille, un gesto che a noi non costa nulla, ma che può fare molto”.
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