E’ iniziata l’elaborazione delle richieste di sospensione delle ingiunzioni di pagamento dei bolli d’auto ai sensi e per gli effetti dei commi 537, 538 e seguenti dell’art.1 della legge 24 dicembre 2012 n.228. “Possibilità – spiega il presidente del Comitato Pro Trignina Antonio Turdò – che stiamo esercitando essendo la quasi totalità dei ruoli “nulli ab initio”.” Infatti la stragrande maggioranza di richieste di pagamento non hanno rispettato il periodo della prescrizione dell’imposta bollo, prescrizione di durata triennale per la legge 60 del 1986. “Si stanno sottoponendo i cittadini e automobilisti molisani ad una nostra verifica, le ingiunzioni non sono 30mila ma quasi 50mila ormai, a sostenere ulteriori aggravi ed oneri per vedersi riconosciuto un diritto sancito dalla legge”. Esempio di decadenza di credito per prescrizione avvenuta: cadenza periodale bollo gennaio/dicembre 2010; scadenza dell’avviso come descritto dalla legge nel 2013, scadenza ingiunzione nel 2016. Tutte gli avvisi di accertamento sono stati notificati nel 2014 e le ingiunzioni sono state lavorate nel 2017 e notificate con un percentuale vicino al 100% nel 2018 e quindi fuori tempo massimo. “Non è ammissibile che il diritto e l’obbligo di notifica nel termine prescrizionale sia sfalsato di un anno solo per i bolli e solo per la Regione Molise. Ci appelliamo al Presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura affinchè con un atto amministrativo responsabile e di alto profilo blocchi sul nascere un contenzioso che ci obbligherà a trasportare in Tribunale migliaia di automobilisti”.
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