Dopo il successo della prima edizione del CVTà Street Fest, tutti gli abitanti del paese aspettavano il ritorno degli artisti e che si ricominciasse finalmente a dipingere sui muri di Civitacampomarano. Poi il 4 aprile è arrivato Gola Hundun, il primo dei quattro artisti invitati dalla direttrice artistica Alice Pasquini come ospiti della seconda edizione della manifestazione, e una piccola processione di curiosi ha iniziato a recarsi quotidianamente in visita davanti al ponteggio dall’alto del quale lo street artist mescolava i suoi colori e agitava i pennelli verso un vecchio muro, uno dei tanti del paese, come nel tentativo di compiere un rituale arcano e incomprensibile. Vecchie signore e bambini gioiosi, ma anche forestieri e visitatori giunti apposta da altri comuni della zona. Tutti incantati e assorti nella contemplazione, come i protagonisti di una fiaba. E finalmente la magia si è compiuta, rinnovando quell’effetto di meraviglia che solo una creazione artistica en plein air e osservata in presa diretta può regalare. Lo street artist Gola ha donato agli abitanti di Civitacampomarano ben due murales, entrambi di ispirazione vegetale, arrivando persino a spingersi per realizzare uno dei due nella “zona rossa” e pericolante dell’antico borgo, quella normalmente interdetta al transito della popolazione. La magia del festival e dello splendido paese che lo ospita, arroccato su un massiccio roccioso all’ombra dell’imponente Castello Angioino, ha ammaliato lo stesso artista. “Civitacampomarano è un posto in cui il tempo si è fermato – racconta Gola con sincera emozione – un posto senza digitale. Qui il sapore dell’esperienza è più autentico, più vero. Con la gente il rapporto è diretto, schietto, reale. Una cosa bellissima”. Nessuno di quanti si sono soffermati a osservare l’artista all’opera o il muro da lui dipinto è riuscito a resistere al richiamo dei pennelli di Gola, che è rimasto a sua volta molto colpito dalle attenzioni ricevute tanto che, al termine del lavoro sui muri di Civitacampomarano, ha dichiarato: “L’accoglienza che mi è stata riservata è stata speciale e la gente del paese è stata squisita. Mi hanno fatto mangiare cibi squisiti, tipicamente molisani. Mi sono sentito proprio a casa!”. Ma il CVTà Street Fest 2017 è solo all’inizio. Il secondo degli street artist ospiti della seconda edizione è Bosoletti, che arriverà dall’Argentina alla fine di aprile. Seguiranno poi gli interventi artistici di Nespoon dalla Polonia e dell’italiana Maria Pia Picozza. E dal 1 al 4 giugno, quando anche l’ultimo artista avrà completato la sua pittura muraria, il CVTà Street Fest 2017 animerà il borgo di Civitacampomarano con una grande festa conclusiva di colori, suoni e sapori, capace di coinvolgere tutta la popolazione con tour guidati alla scoperta dei muri dipinti, percorsi di trekking mirati a conoscere le bellezze storiche e naturalistiche del territorio, degustazioni di street food, musica all’aperto e ospiti speciali. Il festival è organizzato dalla Pro Loco “Vincenzo Cuoco”.
CHI È GOLA – Ma chi è lo street artist con cui si è aperto il CVTà Street Fest 2017 e che tanto interesse ha suscitato al suo arrivo? Gola Hundun nasce a Cesena nel 1982 e attualmente vive e lavora tra Rimini e Barcellona. La sua ricerca affonda le radici in una profonda riflessione sulla relazione simbiotica ma conflittuale tra l’essere umano e la biosfera. Questa analisi, unita alla conscia decisione di divenire vegetariano all’età di sedici anni, porta l’artista e la sua poetica a essere più vicini alla sfera animale che a quella umana. Esplora temi come coesistenza, ecologia, sciamanesimo, ritorno alla terra, vegetarianesimo e spiritualità. Gola si forma al liceo artistico di Ravenna e all’Accademia di Belle Arti di Bologna; approda alla street art giovanissimo, appena dodicenne, e perciò ben prima degli studi accademici, attraverso le esperienze fatte con i graffiti tradizionali. Quando nel 2004 si trasferisce a Barcellona, la scena della street art locale influenza fortemente il suo segno e lo spinge nuovamente a relazionarsi con lo spazio pubblico. Nel tempo, il suo lavoro porta Gola a visitare diversi paesi realizzando progetti e mostre collettive e personali a San Paolo in Brasile, Jenin in Palestina, Mosca in Russia, Tokyo in Giappone, Almaty in Kazakhstan e recentemente a Miami in USA e a Santo Domingo in Repubblica Dominicana. L’universo visivo che Gola Hundun crea ha sempre un’interpretazione allegorica e si nutre di diverse influenze e delle tante culture che ha incontrato e continua a incontrare durante i suoi viaggi. Parallelamente al fare pittorico, che si esercita sia su supporti tradizionali che su parete, Gola crea installazioni nel contesto dello spazio pubblico, incorporando materiali naturali, tessuti, piante vive, luci, e live performance.
CONTINUA LA RACCOLTA FONDI “HELP CIVITA” – Una lenta e progressiva frana minaccia Civitacampomarano dall’inizio del 2017, con gravi i danni agli edifici e alle strade. Le strutture più danneggiate, come gli stessi uffici comunali, vanno abbandonate, ma la gente non si rassegna e vuole lottare per non far morire il borgo. Ma serve un sostegno concreto. “A causa delle ultime fenditure la gente è molto allarmata – spiega Gola – e il festival mi sembra un’ottima iniziativa per cercare di portare l’attenzione su un paese che realmente sta franando giù. Speriamo di far parlare i media e, con il passaparola, di smuovere gli animi sensibili e di attivare la solidarietà”. Per aiutare Civitacampomarano, è stata attivata la campagna di raccolta fondi “HELP CIVITA”, destinando il ricavato a supporto del recupero dell’ex edificio delle Scuole Materne da adibire a nuova sede del Municipio e da edificio strategico della Protezione Civile. I contributi devono essere versati esclusivamente sul conto corrente del Comune di Civitacampomarano, alle coordinate banco posta IBAN IT91L0760103800000012918868 oppure sul conto corrente postale numero 12918868. Nella causale, le donazioni dovranno riportare la dicitura “HELP CIVITA, fondi a supporto della nuova sede municipale”.