I furti nelle abitazioni restano in Italia elevati: secondo i dati Istat del 2017 sono oltre 700 mila, 284 mila al giorno. Il Molise non è esente da questo fenomeno che genera paure, tensioni e danni. I furti denunciati nelle abitazioni e nelle villette che si trovano sul lungomare tra Termoli e Campomarino si attestano intorno ai 430-500 all’anno. La squadra mobile di Campobasso negli ultimi due anni è intervenuta anche nei confronti di bande che svaligiavano case in città: casi a Colle delle Alpi, Colle dell’Orso ma addirittura un furto in un appartamento di via Monsignor Bologna. “Il furto in casa – scrive il giornalista Sergio Menicucci, ex caporedattore della Rai Molise, nel libro “Casa Nostra, perché e come difenderla”, edizione “ilmiolibro” del gruppo Gedi dell’Espresso-Repubblica – è uno dei reati più odiosi, perversi, subdoli che si possono subire. E’ una violenza fisica e psichica che resta nella memoria. Non si dimentica. L’esperienza negativa si continua a raccontare dopo anni e anni”. A chi ha subito un furto resta la sensazione d’impotenza, la paura ad ogni strano rumore. Il furto in casa aggredisce la sfera dei ricordi affettivi, colpisce l’intimità, l’ordine che ogni proprietario, specialmente donne e anziani, mette nel sistemare le sue cose. Nell’ultimo impegno saggistico di Sergio Menicucci, introduzione del presidente della Federproprietà Massimo Anderson, è analizzata l’evoluzione del concetto di casa, attraverso un excursus sul valore etico, sociale, patrimoniale di un bene considerato fondamentale dagli italiani. La casa, il sogno di una vita, è spesso messa in pericolo dalle alluvioni, dai crolli, dai terremoti. E gli abitanti di tanti paesi molisani conoscono il dramma, le angosce di vivere mesi in situazioni precarie, in alloggi di fortuna e con la lentezza della ricostruzione colpa spesso di una miope burocrazia, quando se no a causa di irregolarità negli appalti. Nel libro di Sergio Menicucci (si trova anche su Amazon) c’è il percorso dei rapporti tra città e sistemi urbanistici dalla prima legge del 1865 a quella fondamentale di Luigi Luzzatti del 1903 per passare alle riforme del 1942, del 1962(la cosiddetta 167) e poi il piano Ina-Casa e i condoni degli anni Ottanta. La casa, negli ultimi anni, è diventata anche un bancomat per le tasse sia nazionali che locali tra anticipi a giugno e conguagli a dicembre.
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