Innanzitutto l’annuncio: “Mi dimetto dalla giunta regionale, non faccio la campagna elettorale da assessore in carica, con i finanziamenti pubblici o con i paracadute del proporzionale. Non ne ho bisogno”. Carlo Veneziale presenta al Centrum Palace la sua candidatura a presidente della Regione sostenuto dalla coalizione di centrosinistra, dichiarandosi libero, indipendente. “E’ stato un triennio complicato ma è finito il rigore e il periodo dei tagli, ora inizia una nuova stagione, quella del rilancio utilizzando le risorse a disposizione. Abbiamo rimesso il Molise in carreggiata, la Regione ha ripreso a crescere, grazie anche al lavoro che ho svolto come assessore e che rivendico con orgoglio. Ma occorre fare di più. Dobbiamo fare di più. Ora dobbiamo redistribuire”. Veneziale punta il dito contro il centrodestra e il Movimento 5 Stelle, che “a livello nazionale si stanno mettendo d’accordo per dividersi il potere”. Importante, perciò, che il centrosinistra abbia ritrovato l’unità. Una parola l’ha spesa anche contro chi si è reso protagonista dei “salti della quaglia” quando la legislatura è ancora in corso. “Sono amareggiato dal punto di vista politico e deluso come persona”. Presenti anche alcuni esponenti di centrosinistra come Nico Ioffredi, Laura Venittelli, Salvatore Ciocca. Proprio quest’ultimo avrebbe annunciato di chiedere le dimissioni del presidente del consiglio e di quei presidenti di commissione che sono candidati con una colazione avversaria all’attuale maggioranza a Palazzo d’Aimmo. Dopo la presentazione, Veneziale si è intrattenuto con i lavoratori della Sata di Pozzilli, in quanto una trentina di loro rischiano il licenziamento e da mesi attendono una risposta circa la trattativa fra Regione e Ministero dello Sviluppo Economico.