Qualora qualcuno pensi che Matteo Salvini da queste parti non sia ancora apprezzato dovrà ricredersi dopo il bagno di folla che ha accolto il leader della Lega ieri al cinema Lumiere di via De Gasperi, ad Isernia. E’ tornato dopo la sua visita a Campobasso durante la campagna per le Politiche a sostegno di Aida Romagnuolo, ora oltre ai candidati della lista regionale della Lega è venuto anche per il candidato governatore di centrodestra, Donato Toma. E pensare che due anni fa c’erano meno di cento persone ad ascoltarlo in una sua uscita nella città pentra. Numeri che, ad occhio, sono apparsi quintuplicati. “Non cerchiamo voti nel Pd”, ha detto Salvini. “Vogliamo dialogare con i Cinque Stelle. E alla Regionali, così come il 4 marzo abbiamo mandato a casa Renzi e il Pd, il 22 aprile libereremo il Molise dal malgoverno del Partito democratico. Spero vinca il centrodestra, con la Lega come garante delle buone politiche. Noi governiamo tante Regioni al Nord e bene, noi gli ospedali non li chiudiamo, come fa il Pd, anzi li apriamo. E spero che, dopo il 22 aprile, in questa regione di rosso ci resti solo il vino”. Salvini è giunto a Isernia dopo una tappa a Venafro, nella sede di Corso Campano. A Isernia il coordinatore regionale della Lega, Luigi Mazzuto, presenta la lista dei venti candidati. “Purtroppo – ha detto – qui si parla ancora solo di poltrone mentre altrove, con i colleghi della Lega, si parla di problemi del territorio”. Immigrazione uno dei temi più caldi. “In Molise ci sono 6mila clandestini. Senza benefici per noi e per loro. Tutta questa gente, qui per noi, è un avviso di sfratto per i prefetti di Isernia e Campobasso”. L’aspirante governatore Toma accoglie i cinque punti programmatici della Lega per la Regione Molise, siglati da Salvini , ringrazia Mazzuto e la Lega per aver saputo fare squadra nella coalizione di centrodestra e punzecchia il candidato dei 5 Stelle Greco. “Ho visto che qualcuno, che conosco come attore, indossa giacca e cravatta. E allora, da oggi, li ho tolti. Sarò il punto di rottura”. In chiusura Salvini: “Su questo palco non c’è chi promette miracoli o 80 euro. Conto di tornare in Molise da presidente del Consiglio. Dimostrate che non esistono regioni piccole. Avete una grossa responsabilità. Noi, se andremo al governo, saremo dalla parte dei più deboli. Faremo un Ministero per i diritti dei disabili. Porteremo l’assegno di invalidità civile a 500 euro e se Bruxelles ci dice che non si può fare, ce ne fregheremo. Lo faremo lo stesso: vogliamo una società più giusta”.
Toma, intanto interviene anche su altri punti del programma. Come quello del turismo e della cultura. “Quello dell’arte, turismo e cultura è un ambito nel quale il potenziale inespresso del Molise risulta a nostro parere particolarmente visibile. A dispetto delle ridotte dimensioni, la nostra regione presenta una grande varietà e ricchezza di tradizioni culturali, siti archeologici di grande pregio e aree naturalistiche ancora incontaminate. Se a ciò si aggiungono la salubrità dell’aria e la genuinità dei prodotti enogastronomici, ci si rende facilmente conto di quanto il Molise rappresenti il candidato ideale a diventare in breve tempo un’ambita meta turistica. Ma servono impegno e volontà. Siamo certi che si possono creare sinergie vincenti tra i siti archeologici regionali, i graziosi borghi molisani, i numerosi musei che raccontano la nostra storia e le aree naturalistiche, con la loro varietà di paesaggi, da inserire all’interno di percorsi nazionali e internazionali di turismo ecologico, storico, religioso ed enogastronomico. Per farlo abbiamo individuato le seguenti strategie di intervento: promozione di gemellaggi con Comuni e villaggi esteri, specie con quelle zone che presentino situazioni simili a quelle dei Comuni molisani; valorizzazione dei contatti con i molisani all’estero, favorendo la possibilità che questi si facciano promotori entusiasti della propria terra di origine nei paesi in cui vivono. Il nostro programma prevede la costituzione di un Consorzio Unitario per lo Sviluppo del Turismo, Regione Molise, strutture ricettive d’élite e un tour operator di primario standing che veicoli il cosiddetto incoming e funzioni da braccio commerciale e di marketing per lo sviluppo mirato dei flussi in entrata“.