E’ sorprendente leggere soddisfazione sui volti della Giunta regionale per l’approvazione di una legge, quella sull’Egam, avvenuta in aula senza i numeri della maggioranza. Se non ci fosse stata l’astensione di chi aveva dichiarato di agire per il bene del Molise, con i suoi 10 voti il governo Frattura infatti non sarebbe andato da nessuna parte. Si è verificato, in poche parole, ciò che noi di centrodestra sospettavamo e che questa mattina ci aveva spinti ad abbandonare l’aula chiedendo ai dissidenti della maggioranza di seguirci. Era l’unica soluzione per stanare le posizioni ambigue di chi è troppo abituato a predicare bene salvo poi comportarsi in maniera contraria nei momenti cruciali. Ma tant’è. Gli esponenti di questo centrosinistra ci hanno abituato a tutto, anche ad addossare a noi di centrodestra platonici accordi con il governo Frattura, salvo poi scoprire che la stampella sono, come sempre, proprio loro nonostante le dichiarazioni da finti oppositori. Resta il fatto che il Consiglio regionale oggi ha approvato una legge vergogna. Ma non è detta l’ultima parola. Noi di centrodestra andremo fino in fondo e valuteremo tutte le strade per ostacolarne l’applicazione. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: la Regione Molise ha già un ente pubblico per la gestione dell’acqua ed è Molise Acque. E nonostante le affermazioni del presidente Frattura, l’ente godeva di ottima salute prima dell’arrivo del centrosinistra. Infatti questo governo dovrebbe spiegare ai molisani come mai Molise Acque ha un debito di 32 milioni per l’energia elettrica e, al contempo, ha parcheggiato in un cassetto una determina dirigenziale dell’allora direttore generale Giorgio Marone che nel 2014 aveva individuato la modalità di risparmio facendo scendere il costo dell’energia da 13 a 8 milioni all’anno e che, in termini percentuali, avrebbe prodotto un vantaggio non di poco conto per l’azienda pubblica. Quali sono i vantaggi di queste azioni scellerate degne della più acuta miopia politica e amministrativa? .Si legge che L’Azienda Speciale, secondo stime sindacali, vanta crediti per 40 milioni di euro nei confronti di comuni che hanno incassato i pagamenti delle bollette dell’acqua da parte dei propri contribuenti e ancora non li versano a Molise Acque. Ebbene, il governo regionale di centrosinistra dovrebbe spiegare come mai il recupero crediti già avviato con la vecchia gestione, per una riscossione di ben 25 milioni, è fermo al palo ormai da tre anni. Per quanto riguarda la fornitura dell’acqua da parte del Molise ad altre regioni siamo costretti a ricordare che fino ad aprile 2014 proprio la Regione Campania aveva azzerato il debito. Inoltre, all’insediamento del governo di centrosinistra era in corso una trattativa volta ad inserire nell’Accordo di Programma anche le acque di Venafro con un introito per il Molise che passava dai 4 ai 20/25 milioni annui. Che cosa è stato fatto dalla Giunta Frattura per applicare questo protocollo?. Accanto a queste gestioni fallimentari oggi ci ritroviamo anche l’Egam approvata con 10 si, 9 no e un’astensione. Ovviamente per il bene del Molise.