Nell’ottobre 2017, la Polizia di Stato aveva tratto in arresto in flagranza di reato per truffe agli anziani, Gennaro Fedele (napoletano classe 1972) e Immacolata Petrozzi (napoletana del 1975), all’esito di apposito servizio di polizia giudiziaria, i cui dettagli furono forniti nella conferenza stampa tenuta il 20.10.2017; in particolare gli agenti della Squadra Mobile contestarono alla coppia una truffa tentata e una consumata a Campobasso, nonché un’altra a Cercepiccola, perpetrate in danno di anziani con la tecnica del “pacco” da recapitare a parenti ignari. Successivi accertamenti consentirono di addebitare ai due altri eventi delittuosi della stessa specie. Mentre il Fedele venne collocato agli arresti domiciliari, alla Petrozzi venne imposto l’obbligo di firma. Tuttavia, nonostante gli obblighi connessi all’esecuzione delle misure cautelari, la pregressa condotta criminale dei due non li tratteneva dal compiere ulteriori reati per cui il 23 maggio (la settima scorsa), su richiesta del Procuratore della Repubblica di Campobasso Nicola D’Angelo, il GIP aggravava le misure nei loro confronti, sottoponendo il Fedele alla custodia cautelare in carcere e la Petrozzi agli arresti domiciliari, in quanto i predetti, in concorso con altra persona, in data 12 aprile 2018 si rendevano autori di furto aggravato, violando le misure cui erano in precedenza sottoposti. Il Fedele veniva quindi tradotto in carcere a Napoli, mentre la Petrozzi sconterà la pena agli arresti domiciliari, sempre nella città partenopea.
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