La vita nelle tendopoli nei comuni prossimi allo sciame sismico racchiude situazioni simili ma esigenze talvolta diverse. Fra coloro che restano fuori casa e passano la notte nei punti di accoglienza predisposti da Protezione Civile e associazioni di volontariato c’è chi deve attendere l’esito delle verifiche alla propria abitazione prima, eventualmente, di rientrarvi e chi sa già che non può farlo, ma ci sono anche centinaia di persone che hanno paura e preferiscono condividere questi giorni in comunità senza un tetto sotto la testa, a prescindere che sia considerato sicuro o meno, anche perché le scosse continuano. Fra la mezzanotte e le 18 di ieri gli eventi più rilevanti registrati dalla strumentazione Ingv hanno avuto una magnitudo di 3.2 e 2.9, l’ultima questa notte con 2.3 ed epicentro non distante da Larino. Un esempio di tendopoli presente senza ordinanze di sgombero a carico di privati è a Palata. Come ha spiegato il sindaco Michele Berchicci, la situazione è sotto controllo ma le persone hanno paura. Domenica poche persone c’erano nelle tende, la notte successiva invece queste ultime non bastavano. E ora c’è un problema anche sull’assistenza: servono più volontari per supportare le associazioni. Ecco perché il primo cittadino ha voluto incontrare la cittadinanza nella serata di ieri per tranquillizzare i suoi compaesani. Berchicci ha fatto il quadro della situazione e ha spiegato quello che succederà nei prossimi giorni, informando i presenti che parte degli uffici comunali sono stati trasferiti in via provvisoria presso l’edificio scolastico, nei locali precedentemente occupati dalla sezione primavera, ma l’intenzione – in caso di via libera dei tecnici e del personale dei Vigili del Fuoco – è di mantenere aperto il piano terra del Municipio per Ufficio Anagrafe, postazione di Polizia Locale e altri servizi principali. Resta chiuso l’ufficio postale per ragioni di sicurezza, per cui sulla parte posteriore, in via San Pio, è presente una postazione mobile con un camper. Meno grave appare la situazione della caserma dei Carabinieri, dove gli uffici principali hanno un ingresso a sè, mentre resta non utilizzabile la gradinata che dai garage conduce ai piani superiori. “Continuate a fare segnalazioni e cercate di stare tranquilli”, ha ancora detto alla cittadinanza. “La priorità nelle verifiche va agli edifici pubblici e alle abitazioni private con situazioni più delicate e gravi, poi man mano ci occuperemo di tutti”. Situazione diversa a Guglionesi, dove fra le centinaia di persone che stanno vivendo nelle tende ci sono residenti che non possono tornare a casa. Oltre alla maggiore richiesta di verifiche, nel comune bassomolisano bisogna fare i conti con le ordinanze di sgombero, come quella firmata nei confronti delle famiglie che vivono nei dintorni di Palazzo Vernucci, considerato a rischio crollo, nonostante le loro abitazioni non abbiano subito danni o comunque particolari conseguenze. A Guglionesi si sono recati anche il governatore Donato Toma, il Prefetto di Campobasso Maria Guia Federico e l’assessore regionale Nicola Cavaliere. I tre rappresentanti hanno ascoltato le richieste dei cittadini e hanno informato loro circa la richiesta al Consiglio dei Ministri dello stato di emergenza. “C’è tanta inquietudine, c’è il timore che le risposte delle Istituzioni, come spesso è accaduto in casi analoghi, tardino ad arrivare”, ha spiegato Toma dopo l’incontro con la gente. “Ho detto loro che continueremo a lavorare giorno e notte, affinché nulla venga lasciato al caso e siano garantite le condizioni necessarie per la messa in sicurezza di edifici e opere pubbliche”. Il presidente della Regione ha voluto ringraziare quanti si sono prodigati e si stanno prodigando a sostegno della popolazione, a tutti gli attori del Comitato coordinamento soccorsi e, in particolare, ai volontari della Protezione civile “per il ruolo essenziale che hanno avuto nella macchina dei soccorsi. Un gioco di squadra coordinato ed efficiente, un esercizio di professionalità e umanità, che ci rende orgogliosi di essere molisani”, le sue parole. Intanto oggi dovrebbero arrivare i primi risultati circa l’agibilità del viadotto e della diga del Liscione. Al.Am.