Si spacciano per dipendenti Sea, in realtà sono dei truffatori, un altro escamotage per convincere i cittadini, in particolare la popolazione anziana, a farsi aprire la porta, dopo i casi della truffa del pacco, il finto incidente stradale e i falsi dipendenti Enel. Uomini o donne in una sorta di divisa suonano al campanello con la scusa di dover dare nuove indicazioni o consegna di materiale relativo alla raccolta differenziata per rubare in casa. Sono decine le segnalazioni giunte a Palazzo San Giorgio, con tentativi di truffa in diverse zone della città, in un paio di casi i malintenzionati potrebbero essere andati a segno (sono in corso le indagini). Per questo motivo il sindaco Antonio Battista e l’assessore all’Ambiente Stefano Ramundo informano i campobassani che non è in atto alcuna campagna di sensibilizzazione porta a porta, né sono previste consegne di materiale vario, sottolineando che comunque nessun dipendente Sea entra nelle case dei cittadini senza preavviso e che eventuali consegne o comunicazioni avvengono, dunque, solo dopo che l’Azienda (che si occupa della differenziata) le ha concordate, direttamente con l’utente o l’amministratore di condominio. Sindaco e assessore invitano dunque i residenti a non aprire la porta di casa e a diffidare di chiunque si spacci per dipendente della Sea. Qualora fosse necessario è bene avvertire immediatamente le forze dell’ordine.
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