“Il Ministro per la Guerra, in merito al giuramento delle Forze armate avverte che sarà effettuato il 4 novembre. Quale inno si adotterà l’inno di Mameli. Si proporrà schema di decreto col quale si stabilisca che provvisoriamente l’inno di Mameli sarà considerato inno nazionale“. Lo si legge nel verbale del Consiglio dei ministri del 12/10/1946 a firma Cipriano Facchinetti. Il 15 novembre 2017 l’Inno di Mameli è diventato ufficialmente l’inno d’Italia e ciò grazie ad un molisano. Facchinetti nacque a Campobasso, in una casa di Corso Vittorio Emanuele, il 13 gennaio 1889, per poi trascorrere il resto della sua vita in varie località. Morì a Roma il 18 febbraio 1952. Antifascista ed esule, nel 1940 fu condannato a trenta anni di carcere. Membro della Consulta, poi deputato alla Costituente. Fu ministro in due governi De Gasperi. Dal 1948 fu senatore di diritto. Dal 1947 al 1952 fu Presidente e Direttore generale dell’ Ansa. La città gli ha intitolato una strada mentre una targa ricorda il luogo della sua nascita. (fonte Ansa)
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