La stazione navale di Termoli della Guardia di Finanza, nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di polizia economica finanziaria sul litorale costiero, diposti dal Reparto Operativo Aeronavale, ha portato a termine una complessa attività d’indagine concernente finanziamenti europei erogati dalla Regione per favorire lo sviluppo e l’occupazione nel settore della pesca. L’operazione ha rigurdato la regolare osservanza delle disposizioni contenute nel bando regionale inerente i fondi europei assegnati in favore di una locale impresa operante nel settore dell’acquacoltura e miticoltura. Nello specifico è stato verificato l’iter concessorio che ha determinato l’erogazione di un consistente contributo a fondo perduto assegnato ad un’azienda del settore operante a Termoli. La stessa avrebbe dobuto realizzare un capannone destinato ad implementare la vendita all’ingrosso e trasformazione dei molluschi bivalvi, attività già ben avviata all’interno del porto. Terminata la realizzazione della struttura, regolarmente collaudata, il capannone e le attrezzature oggetto del contributo in questione, pari a circa 280mila euro, hanno subito un sostanziale cambio di destinazione d’uso. Infatti il manufatto, realizzato nella zona industriale, è diventato soltanto un deposito di pertinenza dell’impianto principale preesistente dove sono state delocalizzate anche le attrezzature oggetto del finanziamento. Deferiti all’Autorità Giudiziaria competente per il reato di malversazione ai danni dello Stato l’amministratore della società e tre soci.
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