La Corte dei Conti ha espresso il giudizio di parificazione del Rendiconto generale 2017 delle Regione nel corso di un incontro tenuto a Campobasso, attraverso la relazione di accompagnamento del Consigliere Luigi Di Marco e la requisitoria del Procuratore regionale, Stefano Grossi, in presenza del Presidente della Sezione regionale di controllo, Mario Nispi Landi. Dalla relazione è emerso che la Regione ha rispettato il limite di indebitamento, ma appare necessario un attento monitoraggio dell’evoluzione delle grandezze finanziarie che determinano l’andamento dei derivati in essere allo scopo di dimensionare opportunamente il fondo rischi istituito nel 2014. La gestione economica chiude con un negativo di circa 88 milioni di euro e i giudici hanno rilevato alcune criticità nelle voci di impegno di spesa condizionata in alcuni casi dalla mancanza di risorse necessarie a copertura. L’esposizione debitoria si sarebbe ridotta del 5,67% se calcolata al netto delle anticipazioni. Sul fronte sanità, grazie anche al contributo di solidarietà in favore del Molise stanziato in sede di Conferenza Stato-Regioni, il bilancio chiude in attivo con 3,62 milioni di euro. Procede non senza difficoltà la gestione del Piano di rientro ma, hanno sottolineato i giudici, è necessaria la nomina del Commissario ad acta. Per quanto riguarda il personale, i dipendenti a tempo determinato sono 555, il rapporto tra la consistenza media ogni mille abitanti in età lavorativa è del 3,22%. Si tratta di un dato più elevato rispetto alla media italiana, fortemente influenzato dalle ridotte dimensioni della regione e dalla scarsa densità demografica. Dato, spiegano i giudici contabili, che non consente, in relazione alla necessità di assicurare comunque livelli uniformi delle prestazioni, di beneficiare di economie di scala sugli assetti organizzativi. La spesa per il personale nel 2017 è stata pari a 35 milioni di euro e si è mantenuta nel limite previsto dalla normativa. La Regione, però, è ancora inadempiente all’obbligo di pubblicare sul sito istituzionale i contratti integrativi, unitamente alla dettagliata relazione tecnica riguardante la quantificazione e l’utilizzo delle risorse. “Abbiamo affidato all’Avvocatura compiti autonomi di controllo interno – ha spiegato il governatore Toma. – Stiamo lavorando per recuperare liquità da destinare soprattutto alle imprese”. Il presidente nazionale della Corte dei Conti, Angelo Buscema, ha riconosciuto l’impegno della Regione, sottolineando il clima di ritrovata sinergia fra le istituzioni.
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