I lavoratori occupati in edilizia a livello regionale sono passati negli ultimi anni da 9.814 a 5.083, le imprese attive da 1.713 a 1.160, la massa salari complessiva da 70.697.039 a 34.294.060. Sono i numeri elencati dal presidente e dal direttore dell’Acem, Corrado Di Niro e Gino Di Renzo, che hanno incontrato la stampa per un bilancio di fine anno. “In Molise, da quando è iniziatia la crisi,gli indici di operatività del settore si sono ridotti del 50%, dimezzando ogni parametro di riferimento”, il commento dei due rappresentanti degli edili. Una delle cause principali che ha determinato questa situazione è il ritardo dei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione, hanno sottolineato, e il settore delle costruzioni è fra i comparti più colpiti da questo fenomeno. In Molise i tempi di pagamento alle imprese per appalti pubblici giungono a toccare i due anni di ritardo per i fondi che non hanno subito criticità, per i fondi in avanzo di amministrazione anche i 6/7 anni. Per quanto riguarda la Ricostruzione, i tempi di pagamento si sono allungati notevolmente, protraendosi ad oltre un anno e mezzo dal perfezionamento dell’istruttoria da parte dell’Agenzia post sisma e quindi a quasi due anni dalla realizzazione materiale degli interventi. L’Acem lamenta anche il trasferimento ormai non più regolare e celere da parte del Cipe di risorse alla Regione. L’appello dell’associazione lanciato nelle scorse settimane per pagare le imprese prima di Natale è rimasto inascoltato, ora Di Niro e Di Renzo chiedono alla Regione di sedersi insieme ad un tavolo per programmare il futuro, non prima però di aver saldato il regresso.
Il bilancio delle attività
Fra le attività portate avanti nel 2018 dall’Acem si ricordano: l’assidua professione di monitoraggio dei pagamenti, i lavori della commissione per la riforma dello Statuto, il patrocinio al convegno sulle opportunità del mercato albanese, gli incontri elettorali e il documento redato per i candidati, il primo incontro col nuovo assessore regionale ai Lavori Pubblici, l’impegno per lo sblocco e il varo del decreto sul fresato d’asfalto, il primo seminario sul medesimo decreto e le richieste di chiarimenti al Ministero, presa di posizione contro il decreto dignità, l’evento edilizia time out il 13 luglio, l’incontro su alternanza scuola lavoro, sollecitazione sul concorso di idee sulla nuova sede regionale, la partecipazione alla consultazione ministeriale sulle modifiche al Codice Appalti, la riunione assembleare sui ritardi nei pagamenti, l’incontro con la parlamentare Occhionero, la riunione nel Cratere sismico e iniziative collegate, quesiti all’Anac in materia di subappalto, ulteriore protesta sui ritardi nei pagamenti e sulla disattenzione, segnalazione all’Anac bandi con preferenze territoriali, seminario sulla pace fiscale, fornitura dei bollettini meteo.