Nella serata di ieri si è conclusa l’annosa vicenda giudiziaria che ha visto coinvolti alcuni medici di Larino tra cui il dottor Antonio Sabusco, impuitati di reati particolarmente gravi come l’abuso d’ufficio, la truffa aggravata e il falso scaturiti a seguito di una complessa attività di indagine condotta dai Carabinieri del Nas. I fatti si riferiscono all’esercizio dell’attività medica in forma associata nei locali dell’ospedale Vietri che non sarebbe stata autorizzata e che avrebbe determinato l’erogazione di somme di denaro ai medici che, così, si sarebbero avvantaggiati a danno dell’Asrem falsificando la documentazione inerente l’espletamento di tale attività. Nel corso delle indagini fu disposto il sequestro per equivalente di alcuni beni di proprietà come le autovetture e le somme percepite erroneamente dall’Asrem. Con un’eccezione di incompetenza territoriale sollevsta dall’avvocato Gianfederico Cecanese, una parte del processo è stata spostata a Campobasso e ieri unitamente al codifensore, l’avvocato Michele Liguori, dopo aver dimostrato che alcuna truffa era, in effetti, stata realizzata il legale è riuscito ad ottenere l’assoluzione del dottor Sabusco con la formula “il fatto non sussiste”. Il giorno 8 marzo, invece, si discuterà a Campobasso l’altro processo che avrà ad oggetto il reato di falso che sarebbe stato realizzato per consumare la truffa (ai danni dell’Asrem) ritenuta insussitente dal giudice di Larino. Ampia soddisfazione è sespressa per il risultato dai due avvocati.
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