I ricordi attraverso le parole, le emozioni attraverso le note, l’omaggio attraverso gli applausi. E’ stata una serata speciale al Teatro Savoia di Campobasso, dedicata al compianto giudice Giovanni Falcione (foto interna), scomparso all’età di 51 anni nel dicembre 2014 dopo una lunga malattia. Nel corso della IV edizione della manifestazione in suo ricordo, “Il mio progetto è la vita”, svoltasi ieri a partire dalle 20.30, sono stati diversi i contributi di amici e rappresentanti istituzionali in memoria di un magistrato che ha saputo portare la sua grande umanità e la sua sensibilità all’interno dei Palazzi di Giustizia, Campobasso in particolare dove ha lavorato per anni, ben conciliandole con la terzietà a cui doveva rispondere il suo ruolo. La serata è stata caratterizzata dall’esibizione dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “Perosi” e del Coro Polifonico “Jubilate”. E’ stato inoltre assegnato il premio intitolato a Giovanni Falcione ad un ragazzo, Roberto, ospite della comunità di recupero diretta da Padre Lino, che è riuscito ad uscire dal tunnel della droga. Il riconoscimento è stato consegnato dalla sorella del giudice, Lina Falcione, in presenza della presidente dell’Ordine regionale dei Giornalisti, Pina Petta (che ha moderato l’evento), e del Procuratore Capo presso il Tribunale di Campobasso Nicola D’Angelo, che da quando ha preso il comando della Procura del capoluogo ha dichiarato guerra allo spaccio di stupefacenti e a quelli che in più di una occasione ha definito “venditori di morte”.