Il bando emanato dalla Giunta regionale con delibera n. 185 del 28.05.2018 – “Aiuti alle PMI per il rilancio produttivo dell’area di crisi complessa” finisce con aiutare solo i caseifici di alcune aree del Molise, che trasformano latte in arrivo dall’estero. Questa è l’amara conclusione cui sono giunte le associazioni di categoria ed i singoli imprenditori. Ribadita anche lunedì scorso in Prima Commissione nell’audizione sulla proposta di legge sulle aree interne, dove forte è stata la critica emersa e raccolta dai banchi di minoranza e di maggioranza. Chi conosce il settore e vuole aiutare davvero la zootecnia in Molise non può non reagire con sdegno e chiedere un cambiamento di rotta.
Da subito, inoltre, abbiamo presentato una mozione affinché il sostegno finanziario sia riconosciuto non solo alle aziende dell’area di crisi, ma anche a tutte le altre, se davvero si vuole sostenere la ripresa produttiva in tutto il Molise. E ora torniamo a chiederlo con più forza. Segnalando anche una esigenza forte per la trasformazione del lattiero caseario, per aiutare sul serio i produttori di latte molisano di qualità, che soffrono più di ogni altri la crisi del costo del latte.
Entrando più nel merito, risulta evidente che l’esclusione dei produttori che trasformano è stata una scelta politica e non tecnica, non dettata dalle regole sugli aiuti di stato che escludono solo la produzione del latte in base al regolamento di esenzione. Non anche la trasformazione. Va quindi stoppato il bando e cambiata la scelta. Tecnicamente, i codici “Ateco” vanno ampliati se si vuole aiutare i veri trasformatori di latte molisano di qualità. Infine, un chiaro errore è stato fatto nel selezionare i settori. Il regolamento di esenzione, infatti, non può essere applicato in caso di selezione dei settori. Pena, l’illegittimità della scelta. E su questo immagino che imprese escluse o non finanziate in graduatoria potrebbero fare valere le loro ragioni, bloccando il beneficio per tutti. Insomma, va rimesso integralmente mano ai bandi subito o per lo meno emanare uno nuovo senza errori e limitazioni improprie con nuove risorse.
Il regolamento di esenzione, che viene scelto dalla regione Molise in questo caso, il n. 651 del 2014, all’art 14, infatti, prevede il divieto di selezionare i settori per essere applicato. La Regione, invece, lo applica selezionando i settori. Fossi io il decisore pubblico, correggerei l’errore palese. Visto che posso solo controllare e suggerire, suggerisco di farlo e comunque di non ripeterlo. Inoltre, mi permetto di dire che vanno trovate risorse nuove su FSC e di non limitati i settori, aiutando tutte le aree territoriali e tutti i trasformatori di latte molisano.
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