La Giunta regionale ha presentato una proposta di legge, contraddistinta con il n. 79, avente ad oggetto “Disciplina regionale delle Attività commerciali”. La pdl – come si sottolinea nella relazione illustrativa – interviene a distanza di 20 anni dall’approvazione del vigente testo normativo regionale per il commercio (testo poi modificato nel 2010 e in altre occasioni dal Consiglio regionale), e si pone l’obiettivo di rendere la legislazione regionale in materia coerente con le odierne necessità riscontrate dal settore nelle varie aree del territorio molisano. Nella relazione si evidenzia ancora come l’Esecutivo regionale, nella stesura del testo della proposta di legge, abbia proceduto predisponendo una prima versione, che poi ha sottoposto all’attenzione delle Associazioni di categoria e alle Organizzazioni sindacali. In particolare al partenariato locale è stato espressamente richiesto di intervenire sul testo con opportune integrazioni o modifiche. I vari esponenti del partenariato hanno fatto pervenire delle specifiche comunicazioni, che poi sono state opportunamente valutate nella stesura del testo conclusivo approvato dalla Giunta e quindi sottoposto all’esame dell’Assemblea Legislativa regionale. Tra le finalità dichiarate della proposta di legge ci sono:
a) la valorizzazione del lavoro in tutte le sue forme, la salvaguardia e lo sviluppo qualificato delle attività imprenditoriali, anche attraverso azioni di informazione, formazione e qualificazione professionale degli addetti e degli operatori e datori di lavoro;
b) la semplificazione delle procedure relative agli adempimenti amministrativi afferenti all’esercizio delle attività commerciali;
c) la tutela dei consumatori, con particolare riguardo alla trasparenza dell’informazione sui prezzi;
d) l’efficienza e la modernizzazione della rete distributiva, con particolare riguardo alla crescita qualitativa e alla capacità competitiva dei sistemi commerciali naturali e pianificati;
e) il pluralismo e l’equilibrio tra le diverse tipologie delle strutture distributive e le diverse forme di vendita, con particolare riguardo alla valorizzazione del ruolo delle piccole imprese, all’evoluzione qualificata delle relazioni tra attività commerciali, contesti territoriali e filiere economiche e alla tutela attiva delle botteghe e dei mercati di interesse storico, di tradizione e di tipicità;
f) la valorizzazione delle imprese operanti nel settore del commercio che investono nella prevenzione, nella sicurezza, nella salute e nella formazione degli addetti e degli operatori e datori di lavoro;
g) la salvaguardia e la qualificazione del commercio nelle aree urbane, rurali, montane, insulari, costiere e termali, ai fini di una equilibrata articolazione del sistema distributivo nell’intero territorio regionale;
h) la salvaguardia e lo sviluppo dei livelli occupazionali, al fine di migliorare la qualità dell’organizzazione e del lavoro, anche mediante l’individuazione di sistemi incentivanti per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro e per l’emersione e la regolamentazione dei rapporti di lavoro non dichiarati, nonché per l’applicazione integrale e puntuale del CCNL e degli Accordi sindacali di secondo livello e concertazione locale sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative dai rappresentati delle stesse;
i) la promozione e lo sviluppo del confronto come metodo di relazione e di collaborazione tra gli enti locali, le categorie economiche maggiormente rappresentative, la camera di commercio, industria.
La proposta di legge passa ora all’esame della Commissione consiliare competente, per poi giungere all’attenzione del Consiglio reginale per le determinazioni conclusive.
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