Anche Campobasso e il Molise aderiscono allo sciopero nazionale nel settore del trasporto pubblico proclamato per domani 24 luglio dalla Faisa Cisal a cui hanno aderito anche Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. Previsti possibili disagi per l’utenza in base alle corse e agli orari. Per quanto riguarda il trasporto urbano ed extraurbano l’area di esercizio coinvolta riguarderà 4 ore con modalità dalle ore 19.30 alle ore 23.30 nel rispetto delle fasce di garanzia aziendali. Il personale connesso e funzionale al servizio di mobilità delle persone (biglietterie, attività accessorie di manutenzione, ecc.) sciopererà per 4 ore con la medesima articolazione dell’area di esercizio, mentre il restante personale non direttamente connesso alla mobilità delle persone incrocierà le braccia le ultime quattro ore del turno. Per quanto riguarda il trasporto extraurbano. Per quanto riguarda il settore autonoleggio con conducente, il personale sciopererà per 4 ore dalle ore 10.00 alle ore 14.00, mentre il restante personale non direttamente connesso alla mobilità delle persone si fermerà le ultime quattro ore del turno. Diverse le motivazioni alla base dello sciopero, sia a carattere nazionale che regionale. A livello locale la manifestazione è contro il sistema delle penalizzazioni e dei tagli alle risorse destinate al TPL per Abruzzo e Molise (- 2 mln di euro per il 2019), i tagli delle rotte dell’aeroporto d’Abruzzo, l’incompiuta riforma del sistema del TPL regionale d’Abruzzo e contro l’immobilismo regionale del Molise, la mancanza di investimenti sul materiale rotabile (Autobus e Treni), l’isolamento ferroviario di Abruzzo e Molise escluse dai corridoi europei e AV, le carenze infrastrutturali ferroviarie lungo la linea Adriatica e tratte interne (galleria Ortona e Termoli-Lesina a binario unico, mancata riapertura Termoli-Campobasso, tratte interne a binario unico e senza elettrificazione), la chiusura delle biglietterie ferroviarie e desertificazione delle Stazioni d’Abruzzo e Molise. Altri motivi e richieste riguardano la volontà di una politica tariffaria equa e sostenibile e contro aumenti indiscriminati delle tariffe a fronte di un pessimo servizio offerto all’utenza, determinare provvedimenti che favoriscano ed incentivino l’utilizzo dei mezzi pubblici, (corsie preferenziali, rivisitazione offerta di trasporto, intermodalità).
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