I dati emersi da un’indagine recentemente avviata sul territorio molisano dalla Banca d’Italia evidenziano una timida crescita economica su più fronti, che però deve al contempo fronteggiare un fenomeno altamente negativo per la regione, ossia lo spopolamento. Ed ecco perché tale sviluppo economico può dirsi solo apparente. Fenomeno che diversamente dal passato non riguarda più unicamente la popolazione adulta che decide di recarsi altrove alla ricerca di una stabile occupazione o del miglioramento delle proprie condizioni di vita, ma inizia a prender piede tra i giovani, impedendo di fatto qualsivoglia prospettiva futura di miglioramento e sviluppo del territorio. Risulta infatti che, rispetto al 2017, il Molise stia migliorando sotto questo profilo (registrando un + 0,2%), ma sempre in modo più rallentato rispetto al resto del Paese, dove mediamente la crescita si attesta sullo 0,9% ed anche considerando i dati del solo Meridione. Gli ambiti che stanno contribuendo in modo decisivo a decretare un modesto miglioramento dell’economia locale sono il turismo ed il lavoro, a fronte del flop del commercio e del settore terziario. Più specificatamente, segnali positivi dal turismo balneare e culturale: quanto al primo, pare che dal 2017 si sia attestato un aumento dei flussi sul territorio molisano di quasi due punti percentuali, che non sono più ancorati a determinati periodi dell’anno, giacché riguardano non solo l’area balneare di Termoli ma anche le zone montane. Quanto al turismo culturale, invece, costituisce un segnale positivo per il futuro, nell’auspicio che il patrimonio delle zone possa finalmente venire allo scoperto. Trend positivo anche per il mercato del lavoro, ove si attesta un incremento dell’occupazione del 2,3% accompagnato da un aumento dei contratti a tempo indeterminato, quindi anche a garanzia di maggiore stabilità dei rapporti di lavoro. Come anticipato, andamento negativo per il settore del commercio, da cui in primis risulta che il consumo degli abitanti è oramai ridotto al minimo. Si pensi che il settore del commercio delle automobili registra un calo del 7,6%. Invece, con specifico riguardo all’edilizia residenziale, l’ambito delle costruzioni è con tutta probabilità colpito dalla presenza di numerosi immobili ancora invenduti, che da un lato impediscono lo sviluppo di nuove attività di edificazione, ma dall’altro contribuiscono a movimentare il mercato immobiliare, incoraggiato anche dai bassi prezzi di vendita. Flop consistente anche delle attività portuali e del commercio marittimo, dove si è preso atto di un ribasso addirittura del 10,2%. Tra le nuove possibilità offerte ai giovani, quindi anche del Molise, per poter provare a guadagnare senza trasferirsi in altre città, c’è la strada degli investimenti nel trading online: nel mondo infatti sempre più persone scelgono, sia come secondo che come lavoro principale, di provare ad investire anche piccole somme su piattaforme web sull’andamento ad esempio dei titoli azionari o delle materie prime (per approfondimenti: http://www.migliorcontocorrente.org/conto-trading-online.htm). Parliamo di investimenti rischiosi e quindi che devono essere valutati attentamente: uno dei consigli degli esperti del settore è solitamente quello di iniziare ad investire solo le cifre che si è disposti a perdere. Il grande vantaggio di questo genere di attività è che nel corso del tempo, grazie allo studio e all’esperienza, può diventare un vero e proprio lavoro che offre la possibilità di guadagnare cifre anche elevate che può essere svolto anche da casa.
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