La campagna Goletta dei Laghi, partita lo scorso 29 giugno, fa tappa in Molise. Legambiente intende fornire un quadro sommario delle vicende storiche che hanno portato alla costruzione dell’invaso e della diga di Arcichiaro, presentare lo stato attuale dell’opera e fornire spunti di riflessione, utili ad avviare una discussione approfondita circa le possibili prospettive di utilizzazione delle risorse idriche dell’invaso. È stato presentato questa mattina, presso la sala consiliare del Comune di Guardaregia, il Dossier “Arcichiaro: quale futuro?”, realizzato da Legambiente Molise per sollecitare una discussione alla luce del lungo excursus storico di un’opera tuttora incompiuta, sulla cui realizzazione Legambiente, già diversi anni passati, cercò di porre l’attenzione. Tale discussione risulta quanto mai necessaria in virtù della istituzione del Parco Nazionale del Matese.
“Crediamo – dichiara Giorgio Arcolesse, vicepresidente di Legambiente Molise – che dell’invaso di Arcichiaro non sia chiara la funzione né al tempo presente né in prospettive future. L’utilizzo previsto delle acque dell’invaso per scopi industriali stride con le politiche recentemente introdotte dall’Ente regionale per la valorizzazione del bene Acqua del Molise. Con la realizzazione di questo dossier – conclude Arcolesse – si intende sollecitare una rinnovata attenzione verso una risorsa di eccellenza del territorio regionale che merita interventi consapevoli, programmati e integrati alla luce della strategia SNAI e delle problematiche connesse ai cambiamenti climatici.” Alla conferenza hanno partecipato Fabio Iuliano, sindaco di Guardiaregia, Giorgio Arcolesse, Simone Nuglio, responsabile di Goletta dei Laghi, e Angelo Sanzò, della SIGEA.
LE PROPOSTE DI LEGAMBIENTE
1. Adeguare gli impianti fognari, di raccolta, di depurazione e di trattamento delle acque reflue, separando la rete delle acque bianche da quelle nere.
2. Contrastare la perdita della biodiversità attraverso la tutela e la conservazione dei fragili ecosistemi lacustri, pianificando e valutando a priori l’impatto di ogni intervento antropico.
3. Contrastare il fenomeno dilagante del consumo di suolo, di una scellerata corsa all’urbanizzazione, spesso fondata su scelte sbagliate e incompatibili con la reale capacità del territorio.
4. Salvaguardare la sicurezza del territorio lacustre con un costante controllo delle attività illecite, dal mancato rispetto delle autorizzazioni nel settore edilizio fino all’abusivismo vero e proprio, passando per le captazioni e gli scarichi illegali.
5. Tutelare la salute dei bagnanti e dell’ambiente con l’applicazione di normative serie e restrittive sulle acque di balneazione. Garantire un monitoraggio continuo da parte delle autorità competenti e un facile accesso alle informazioni.
6. Promuovere e sostenere un turismo diffuso e leggero, in cui la buona gestione dei rifiuti, la diffusione delle energie rinnovabili, la presenza di aree verdi, la mobilità alternativa diventano il criterio base nella scelta da parte dei cittadini della propria meta turistica.
Dopo la tappa che ha attraversato il lago di Arcichiaro, la Goletta dei Laghi si dirigerà verso il lago di Varano, per l’ultima tappa della campagna.
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