Proseguono serrate le attività di controllo del territorio nella città di Campobasso da parte degli uomini della Polizia di Stato. Proprio in tale contesto, nel primo pomeriggio di ieri, una Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, durante il quotidiano servizio di vigilanza in città, ha tratto in arresto un pregiudicato del capoluogo, P.P. di 50 anni, resosi responsabile del reato di evasione. In particolare, gli agenti recatisi per un controllo presso l’abitazione del pregiudicato, che sta scontando una condanna definitiva per reati contro il patrimonio in regime di detenzione domiciliare, hanno bussato alla porta d’ingresso senza ricevere risposta. Accertata l’evasione del detenuto, la sala operativa ha diramato immediatamente le ricerche via radio a tutti gli altri equipaggi della Polizia in servizio in città. Le incessanti attività di ricerca finalizzate al rintraccio dell’uomo sono durate diverse ore e hanno visto coinvolti più equipaggi della Polizia, interessando l’intero territorio cittadino. Verso le ore 17:30, la stessa Volante che aveva accertato l’evasione, ha individuato l’uomo in Villa Flora, mentre cercava di nascondersi dietro alcune siepi. Prontamente bloccato, è stato condotto negli Uffici di Via Tiberio per gli atti di rito. In particolare, si è accertato che agli inizi del mese di maggio lo stesso era stato già sorpreso, sempre da un equipaggio della Squadra Volante, mentre passeggiava nel centro cittadino. In tale occasione era stato denunciato per evasione. In entrambi i casi l’uomo non ha fornito particolari motivazioni in merito alla violazione delle prescrizioni impostegli. Contattato quindi il P.M. di turno presso la locale Procura della Repubblica, gli uomini dell’U.P.G.S.P. hanno tratto in arresto il pregiudicato, trattenendolo nelle camere di sicurezza della Questura in attesa del rito direttissimo, tenutosi nella mattina odierna. All’esito dello stesso l’arresto è stato convalidato. Inoltre il Magistrato di Sorveglianza ha prontamente sospeso l’esecuzione della misura alternativa della detenzione domiciliare e l’uomo è stato pertanto condotto nella locale casa circondariale, in attesa delle decisioni del Tribunale di Sorveglianza in merito al residuo di pena da scontare di sette mesi.
(foto archivio)