Nel corso di un incontro informale con l’assessore Cavaliere nei giorni scorsi l’USB Forestali Molise ha ribadito che purtroppo aveva ampiamente previsto da tempo il disagio che i lavoratori del settore stanno vivendo al momento, ma più in generale dall’inizio del 2019, considerato che alla data odierna gli stessi hanno svolto un numero irrisorio di giornate lavorative, intervallate da lunghe pause, percependo un reddito esile, considerato che ancora devono percepire le spettanze del mese di luglio 2019. “Noi come USB Forestali già da ottobre 2018, senza presunzione, avevamo rappresentato la nostra preoccupazione e fornito all’Assessorato oltre che un quadro reale della situazione, fondato sui numeri e le risorse realmente disponibili, un percorso articolato in tre momenti che prevedeva una rimodulazione della sott.mis.8.3 del PSR nonché l’immediata attivazione delle sott.mis 8.4 e 8.5. Indispensabile era, come altre Regioni ci insegnano, un’azione di scrematura su misure e sotto misure del PSR 2014-2020, al fine di individuare risorse da rimodulare verso misure che hanno terminato la dotazione finanziaria, come la sott.mis.8.3. Siamo fermamente convinti che la capacità di attrarre fondi europei rappresenti per la nostra regione un potenziale enorme per la crescita e lo sviluppo. Nel caso specifico, avrebbe senza ombra di dubbio garantito agli operatori forestali la continuità lavorativa e la certezza di un reddito per un periodo medio lungo. L’assessore Cavaliere al termine dell’incontro stesso ha riferito che nel corso della prossima settimana le risorse della sott.mis.8.5 saranno finalmente disponibili ed Arsarp potrà procedere a liquidare le spettanze ai lavoratori. Ci auguriamo sia realmente così. Ci fa enorme piacere apprendere che finalmente la questione operai forestali venga presa a cuore da membri del Consiglio Regionale. Auspichiamo un reale impegno a riguardo, non il consueto opportunismo e inopportune strumentalizzazioni che hanno caratterizzato il percorso storico dei lavoratori precari ultratrentennali. Questi lavoratori rappresentano per la nostra regione una risorsa indispensabile, considerato lo stato di grave dissesto idrogeologico in cui versiamo. Conoscitori e sentinelle del nostro territorio, svolgono da anni azione di prevenzione al dissesto, agli incendi boschivi e potrebbero ampliare la gamma dell’offerta lavorativa, integrandola con una serie di altre attività compatibili con le loro conoscenze e professionalità. In prospettiva 2020, esaurite le risorse, circa 2,5 milioni di euro, della sott.mis.8.5, che presumibilmente assicureranno la copertura fino a maggio prossimo, ovvero garantirebbero circa trenta giornate lavorative per 150 lavoratori, quale sarà la sorte dei lavoratori? Fondamentale sarà la programmazione dei nuovi fondi comunitari, noi come sempre saremo pronti a dare il nostro contributo. Già nei prossimi giorni torneremo ad incontrare Assessorato ed Arsarp in modo da definire un percorso per gli anni futuri che veda la figura dell’operatore idraulico forestale all’interno di un contesto differente da quello attuale”.
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