I Carabinieri del Comando provinciale di Campobasso hanno tratto in arresto per coltivazione, produzione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio un 32enne di Baranello, bracciante agricolo. Il giovane, in passato segnalato dalle forze di polizia per detenzione e uso di stupefacenti, aveva predisposto una piccola piantagione di marijuana alle porte di Campobasso, in un terreno di proprietà, allo scopo di creare un business parallelo al suo lavoro principale, che svolgeva in altro terreno. Non si era però preoccupato di creare una copertura al suo “hobby”, al punto che i Carabinieri non ci hanno messo molto a scoprirlo. La “visita” a sorpresa dei militari in agro di Baranello si è tradotta con l’arresto per il 32enne e il sequestro di 20 piante di marijuana e altre già recise, più 3 kg di prodotto in fase di essiccazione e 1,5 kg già essicato.
Il giovane aveva montato una serra per le piante dotata di sistema di irrigazione mentre in una abitazione attigua al terreno era stato predisposto l’essiccatoio con ventilatore per accelerare la procedura. “Abbiamo stimato una produzione di circa 40 kg di stupefacente per un business che avrebbe potuto fruttare fra i 260mila e i 270mila euro”, hanno spiegato in conferenza stampa il Comandante provinciale Emanuele Gaeta e il Comandante del Norm Alessandro Mennilli. Il bracciante è stato trasferito nel carcere di Campobasso in attesa dell’udienza di convalida. Sono in corso le analisi tossicologiche presso il Laboratorio Analisi di sostanze stupefacenti (LASS) di Foggia, anche al fine di verificare la quantità di dosi che si sarebbe ottenuta.
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