Latte e cagliate importati da Germania e Polonia, una prassi per molte aziende in Molise che non riescono a soddisfare la domanda con i propri mezzi, mentre tanti altri produttori caseari preferiscono restare fedeli alla propria terra sin dalla materia prima. Report ha reso nota la lista delle aziende che si rivolgono a fornitori esteri, dato che, è stato spiegato nel corso della puntata andata in onda ieri sera su Rai 3, è riportato in etichetta ma spesso in caratteri molto piccoli e che non trova altrattanta trasparenza ad esempio sui siti internet aziendali.
Sono una decina i caseari locali letti da Report, lista alla mano, che fanno tranquillamente uso di prodotti esteri: ci sono Centrale del latte del Molise, che importa latte e cagliate dalla Gemania, Latticini Molisani Tamburro (cagliate dalla Germania), Sanniolat (latte dalla Germania), Cinquini (cagliate dalla Polonia), Del Giudice (latte dalla Germania), Caseificio Molise Boriati (latte dalla Germania), Valleverde (latte dalla Germania), Latteria del Molise (cagliate dalla Germania), Valle dei Pentri Bovianum (cagliate dalla Polonia), Industria Alimentare Di & P. (cagliate dalla Germania), Caseificio Caccavelli (latte dalla Germania). È vero, facciamo uso di latte estero, hanno spiegato le aziende interpellate dalla troupe di Report, ma è tutto scritto in etichetta e lo destiniamo soprattutto alla ristorazione.
Rosamaria Aquino è tornata in Molise dopo il servizio andato in onda la scorsa settimana, visitando sia le aziende che lavorano (davvero) prodotti con latte 100% molisano, sia quelle che fanno uso di latte e cagliate stranieri. Nel primo caso ha intervistato produttori come Valeria e suo padre Antonio, secondo il quale importare latte dall’estero è addirittura un’onta. “Questa mozzarella sa di latte e non di plastica”, dice ironico alla Aquino. “Le importazioni da fuori ci sono sempre state. Purtroppo la politica delle quote latte ha distrutto le aziende produttrici”.
Affermazione che viene confermata anche da altri imprenditori, compreso chi ammette alla giornalista di preferire la cagliata polacca a quella tedesca. “Ci sono molte stalle abbandonate perchè nel periodo in cui sono entrate in gioco le quote latte tanti produttori hanno lasciato perdere tutto”. Nel corso dell’inchiesta viene nominato anche Bruno Pallotta, il 49enne di Capracotta morto di recente dopo essere caduto da un dirupo per tentare di salvare una sua mucca. Perchè importare materia prima dall’estero? Oltre alla difficoltà a coprire la domanda, una persona intervistata dalla Aquino spiega come vi possa essere un risparmio di circa 4-5 centesimi a litro. Nessun reato, lo spiega anche Coldiretti nel servizio. Ciò su cui hanno bacchettato l’associazione e Report è spesso la mancanza o poca trasparenza per motivi commerciali nel far sapere a chi acquista come stanno le cose. Chiaro che, a prescindere dalla reale qualità, soprattutto oggi, il prodotto a chilometro zero riserva una migliore aspettativa nel cliente.
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