E’ morto a Roma a 91 anni Piero Terracina, uno degli ultimi sopravvissuti italiani al campo di sterminio di Auschwitz. L’intera amministrazione comunale di Campobasso esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Terracina, al quale, proprio giovedì scorso, il Consiglio Comunale cittadino, all’unanimità, aveva votato per riconoscergli la cittadinanza onoraria della nostra città. “All’uomo che ha speso tutta la sua vita per garantire alla nostra società la memoria della Shoah testimoniando la crudeltà perpetrata contro un intero popolo – il commento del sindaco – continuerà ad andare il riconoscimento senza tempo della nostra comunità cittadina”.
Anche l’Università del Molise si unisce al dolore dei familiari e della comunità ebraica per la scomparsa di Piero Terracina. “La nostra Università – si legge in una nota – gli aveva conferito nel marzo 2015 la Laurea honoris causa in Scienze della Formazione Primaria, convinta del fatto che la custodia della memoria di quanto avvenuto, pur rinnovando dolore e orrore, sia un insegnamento fondamentale con cui crescere i giovani.Terracina, infatti, ha speso la sua vita assumendosi la responsabilità di testimone e maestro affinché non si imponessero mai più visioni violente e totalitarie che si propongono di annullare la libertà delle persone e il loro valore unico e assoluto. L’Università del Molise, commossa e grata per l’esistenza del dott. Piero Terracina, si propone di rimanere fedele a tali insegnamenti, che sono anche il fulcro di ogni vera ricerca e dell’insegnamento a ogni livello”. Romano, classe 1928, era stato l’unico della sua famiglia di otto persone, tutte deportate nel lager nazista, a fare rientro in Italia dopo la guerra. Nominato nel 2003 Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, Piero Terracina ha sempre raccontato con lucidità la sua terribile esperienza di minore deportato nei campi di sterminio nazisti.