La giunta comunale di Isernia, su proposta dell’assessore al welfare Pietro Paolo Di Perna, nel quadro delle iniziative programmate col PSS (Piano sociale straordinario) ha deliberato peculiari interventi finalizzati a potenziare i servizi sociali e ad assicurare il lavoro. A beneficio dei cittadini e in particolare delle categorie svantaggiate, il PSS intende dare continuità ad una stagione di progetti già efficacemente sperimentati in passato. Con una specifica deliberazione di giunta sono stati concessi contributi economici in favore di alcune organizzazioni che agiscono sul territorio con finalità aggregative e di solidarietà. I beneficiari riceveranno somme complessive pari a 36.500 euro. «Si tratta di contributi destinati a qualificate realtà del nostro territorio – ha dichiarato Di Perna. – Sono associazioni, cooperative e sodalizi che hanno sempre dimostrato impegno e competenza, agendo quale ausilio aggregativo e sociale nei confronti degli anziani, dei diversamente abili e del prossimo bisognoso. Sono felice che il Comune possa aiutare economicamente tali organizzazioni che si dedicano costantemente e proficuamente agli altri, atteso che le medesime non hanno fini di lucro e operano in linea con gli obiettivi dell’amministrazione». Con una seconda deliberazione proposta dall’assessore Di Perna, la giunta di Palazzo san Francesco, attingendo a risorse proprie dell’ente, ha anche deciso di favorire l’inserimento lavorativo attraverso la selezione di 6 borsisti da utilizzare in diverse strutture comunali per 12 mesi, a 18 ore settimanali, per un compenso lordo di 550 euro mensili. I 6 borsisti saranno individuati secondo le seguenti professionalità: n. 1 collaboratore addetto all’archivio pratiche per gli uffici dell’area tecnica; n. 2 operai edili per la squadra di manutenzione; n. 1 traduttore di lingua inglese; n. 2 geometri per l’area tecnica comunale. «Il problema del lavoro è ormai una piaga sociale – ha detto Di Perna –, per cui l’amministrazione comunale, nel quadro delle possibili politiche di lotta alla disoccupazione, cerca di attuare programmi che possano incidere sull’occupabilità dei singoli individui. In tale direzione va la delibera di recente adozione, che ripercorre analoghe misure che in passato hanno dimostrato un buon grado di efficacia».
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