Pioggia di multe nelle case dei molisani che non hanno provveduto a far ispezionare gli impianti di climatizzazione. Ad emetterle la Regione Molise. “Si tratta di un vero e proprio salasso – denunciano i portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Andrea Greco e Valerio Fontana – Parliamo di oltre mille euro (78 euro per l’ispezione, 1000 di sanzione amministrativa, 15 di procedimento) per ogni caldaia non in regola. Certo, il controllo va fatto in quanto obbligo di legge, ma qui parliamo di spese insostenibili per tantissime famiglie molisane che fanno fatica ad arrivare a fine mese”. “Premesso che la legge nazionale è stata immaginata per la sicurezza, la tutela ambientale e il risparmio energetico – aggiungono i due portavoce – dobbiamo constatare che in Molise la norma si sta trasformando in una vera e propria mazzata per i contribuenti”. Greco e Fontana ripercorrono le tappe salienti che hanno portato la Regione Molise ad affidare il servizio ad una Rete temporanea di imprese (la Solare srl e la Esa srl). “Ogni anno i molisani sono chiamati a far controllare i propri impianti e per le verifiche la Regione può inviare una ispezione come disposto in base ad un accordo sottoscritto nel dicembre 2017 tra l’ente e la Rti che esegue le verifiche. Questo appalto della durata di quattro anni ha un valore oltre 2,5 milioni di euro e prevede che le multe vadano nella casse della Regione, mentre i proventi degli accertamenti finiscano alla società che gestisce il servizio. Così di questi 2,5 milioni di euro – precisano Greco e Fontana – solo 40.000 torneranno alla Regione, quindi si può ben immaginare il margine di guadagno da parte della società privata. E pensiamo che tutto ciò poteva essere evitato se la Regione avesse affidato il servizio ad un ente strumentale, ad esempio l’Arpa Molise che avrebbe potuto svolgere sia le ispezioni che i controlli”. I portavoce del M5S sottolineano come in altre regioni “contrariamente a quanto accade oggi in Molise, si registra una maggiore flessibilità sia per quanto riguarda la tempistica per mettersi in regola sia per l’entità delle sanzioni che sono di gran lunga inferiori”. Il MoVimento 5 Stelle porteranno la questione in Consiglio regionale già nella seduta di lunedì prossimo. “Faremo di tutto per tutelare i diritti dei molisani – terminano Greco e Fontana – Prima di tutto chiederemo di dimezzare le multe e rateizzare il pagamento, inoltre rientra nei nostri impegni far modificare la normativa in merito ai tempi per mettersi in regola. In più non escludiamo la costituzione in giudizio contro la società che gestisce l’appalto e, al tempo stesso, verificheremo le procedure per l’assegnazione del servizio. Infine, è nostra intenzione contattare le associazioni dei consumatori. Insomma, siamo solo all’inizio dell’ennesima battaglia a difesa dei diritti dei cittadini”.
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È più che giusto che i furbetti che non autodichiarano il proprio impianto vengano multati,e in regione ce ne sono tanti, come previsto dal DM 73/2013 e le sanzioni possono arrivare fino a € 3000. Io sono stato un ispettore di impianti termici e ho lavorato anche fuori regione con altre aziende. Purtroppo le sanzioni amministrative sono partite troppo tardi questo è vero.In altre regioni gli utenti e le ditte seguono alla lettera la legislazione locale e nazionale perché oltre all’utente è sanzionato anche la ditta manutentrice.