La Polizia di Stato di Campobasso ha eseguito una ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Campobasso nei confronti di una donna residente nel capoluogo di regione, di 50 anni, accusata di presunte molestie persecutorie in danno di un militare. Al termine della relazione sentimentale, la ex compagna ha subito posto in essere una condotta insistente e vessatoria nei confronti del militare, consistente in continue telefonate, danneggiamenti all’autovettura e soprattutto pedinamenti sia sul luogo di lavoro che presso l’abitazione dei familiari, il tutto finalizzato ad un possibile riavvicinamento all’uomo. L’attività investigativa svolta ha permesso di ricostruire un incessante susseguirsi di atti invasivi e di molestia perpetrati dalla stalker dall’aprile al novembre 2019, sempre con lo scopo di costringere l’uomo a riallacciare il rapporto con lei. Il comportamento della donna aveva condizionato a tal punto la vita del miliare che nel tentativo di sfuggire alle continue vessazioni è stato costretto a chiedere il trasferimento lavorativo in altra città. Nonostante la lontananza, l’indagata ha continuato nell’attività persecutoria, reiterando le medesime condotte. Il GIP su richiesta del P.M., ha imposto alla stalker di non avvicinarsi alla vittima e ai suoi familiari, ai luoghi da questi frequentati (in particolare l’abitazione ed il luogo di lavoro) e di non avere alcun tipo di contatto con l’uomo e familiari con ogni mezzo, anche attraverso terze persone.
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