“L’America è tornata, e non accetterà più accordi che vanno contro i suoi interessi”. Così Donald Trump, che mantiene la parola data ai suoi elettori e annuncia il ritiro immediato degli Stati Uniti dall’accordo di Parigi sul clima. Per la Casa Bianca quell’accordo non è in linea con il principio faro dell’amministrazione Trump, quello dell’America First. Immediato, e altrettanto duro, il no da Roma, Parigi e Berlino, che definiscono l’intesa di Parigi “non rinegoziabile”. È lo strappo più grande da quando il tycoon si è insediato alla Casa Bianca. “Ho visto personalmente l’impegno degli Stati Uniti di Obama per l’accordo sul clima di Parigi. Sono stato testimone della meticolosa passione con furono negoziati i dettagli con Cina, India, Unione Europea. Vedere Trump oggi bloccare quel lavoro fa stringere il cuore. Fa male a noi, fa male ai nostri figli”. Così Matteo Renzi, segretario del Pd, commenta su Facebook la decisione di Trump. Il PD a livello nazionale lancia così una mobilitazione per sostenere l’accordo sul clima il 6 giungo in 100 piazze ci saranno 100 fiaccolate “In difesa del futuro”. “L’allerta dopo l’annuncio di Trump è massima. Gli Stati Uniti oltre ad essere uno dei maggiori paesi che incidono sulle emissioni di gas serra rappresentano anche un punto di riferimento per molti stati e potrebbero alimentare ulteriori passi indietro”, così Antonio Tomassone, responsabile ambiente del PD Molise. “A Parigi, alla COP21, con grande sforzo dopo Kyoto, è stato raggiunto un accordo sul clima senza precedenti, che vede oggi circa 190 paesi (tra cui Russia, Cina, India, Europa) uniti per mantenere l’innalzamento delle temperature globali ben al di sotto di 2 gradi rispetto ai livelli preindustriali e, anzi, di sforzarsi per mantenerlo entro gli 1,5 gradi. Lo strappo degli USA, targato Trump, è grave soprattutto alla luce dell’ultimo incontro con papa Francesco, che ha regalato al Presidente degli Stati Uniti l’enciclica Laudato Sii, un messaggio di speranza nel futuro e nella salvaguardia della natura – continua Tomassone. – Anche la Russia parla di efficacia ridotta se l’America lascia. L’impegno sul clima e l’ambiente è una priorità per ogni nazione. Per questo bisogna lavorare insieme per dare attuazione all’accordo di Parigi: guardare alle energie rinnovabili, al sistema dei trasporti, all’efficienza energetica nelle abitazioni e via dicendo. Come sta facendo da anni l’Italia leader nelle rinnovabili con il 40% della produzione di energia elettrica da tali fonti. In Molise la Regione, con il Presidente Frattura in prima linea, ha portato a termine la redazione del nuovo Piano energetico (PEAR), ha finanziato l’efficientamento energetico delle pubbliche illuminazioni dei comuni molisani, ha attuato la raccolta differenziata spinta e non da ultimo ha vinto la sfida per l’istituzione del Parco Nazionale del Matese. Per questo come PD Molise invitiamo tutti i circoli martedì 6 giugno a scendere nelle piazze delle nostre città per ribadire con una fiaccolata che: il futuro ci riguarda, il futuro ci appartiene. Bisogna dare un segnale forte alle future generazioni. Solo insieme possiamo farcela per vincere la sfida del clima.”
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