Insegnanti, operai, dipendenti comunali, lavoratori della sanità e altri: Andrea Di Paolo del Soa (Sindacato Operai Autorganizzati) rinnova l’invito a tutte le categorie dei settori pubblico e privato della regione Molise ad aderire allo sciopero generale del 9 Marzo. “Indipendentemente dai ruoli o dalle figure – commenta Di Paolo – il diritto alla salute resta imprescindibile e per la maggior parte della popolazione soprattutto quello della sanità pubblica. Purtroppo nella nostra regione conosciamo molto bene la situazione drammatica che si vive quotidianamente sulla nostra pelle. Ospedali chiusi o a mezzo servizio, carenza di personale, un debito esorbitante verso lo Stato che da anni chiede conto solo alla gente che ne paga realmente le conseguenze. I danni creati da una classe politica regionale che da un ventennio ad oggi ha dimostrato altri interessi, in primis verso la sanità privata, avvantaggiata con il ruolo di sanguisuga su quella pubblica, per interessi meramente personali, sono la triste realtà. Finanche le politiche per le famiglie con disabili restano ferme al palo, territori isolati e umiliati vittime dei tagli e dei commissariamenti vari. In questi giorni ancora di piú cresce la paura tra la popolazione, c’è il cosiddetto coronavirus che minaccia di fatto la già precaria situazione della nostra regione dove manca l’Abc dei servizi pubblici, figurarsi in uno stato di emergenza. Anche per questo non dobbiamo arretrare di un solo centimetro alla lotta per il diritto alla salute. Questa influenza anzi non deve far perdere di vista le esigenze primarie. Con responsabilità l’aggregazione dei liberi cittadini in lotta per la sanità pubblica ha annullato la grande manifestazione di protesta del 3 marzo vista l’emergenza ma anche la psicosi da sistema e la prevenzione sociale di massa che sta coinvolgendo forse in maniera anche a tratti esagerata la grande fetta nazionale. Lo sciopero ci sarà in Molise come da programma ufficiale comunicato anche al Governo centrale e locale, quindi il 9 Marzo. Astenersi dal lavoro con i contenuti reali come forma di dissenso oggi ha un valore ancora più forte. Resteremo comunque vigili e sensibili nel monitorare gli sviluppi del caso virus. Scioperare per il diritto alla salute in Molise si può ed è un dovere collettivo”.
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