Generalmente gli ultimi giorni di scuola regalano sempre un clima di festa ai piccoli studenti ma dalle parti di contrada Mascione, a Campobasso, c’è poco da festeggiare. I genitori degli alunni residenti nella zona, insieme ai lori figli, hanno dato vita ad un sit-in davanti all’edificio dove fino a novembre dello scorso anno si svolgeva l’attività didattica, prima del trasferimento delle lezioni, su disposizione del sindaco, nella scuola di via Scarano, in attesa della relazione dello studio di vulnerabilità da parte dei tecnici Unimol. Mesi di silenzio, nella speranza che prima delle vacanze estive arrivasse qualche risposta. Invece ora c’è il rischio che col nuovo anno scolastico, a settembre, tutto rimanga com’è, magari con una destinazione diversa per gli alunni di contrada Mascione. Durante il sit-in sono stati predisposti striscioni con scritte del tipo: ‘Restituite la scuola ai nostri bambini’, ‘Scuola aperta a convenienza. La contrada non ha più pazienza’, ‘Giù le mani dalla nostra scuola’. Alla fine della riunione i genitori, per protesta, hanno deciso di restituire le schede elettorali in segno di sfiducia nei confronti degli amministratori. Fra le argomentazioni trattate durante la manifestazione, il caso dei fondi Cipe inizialmente destinati alla ricostruzione della scuola e previsti dalla precedente amministrazione, ora sostituiti dai fondi Bei, con un finanziamento rimodulato e l’incertezza nei tempi dell’erogazione. Altro argomento, il fatto che l’edificio sia stato messo a disposizione per le votazioni del referendum del 5 dicembre scorso (caso analogo alla scuola di via Leopardi, chiusa alle lezioni perché non sicura) e per l’Aci in occasione del memorial Battistini. I genitori promettono nuove manifestazioni.