Ore 12. Il cluster di contagi da Covid-19 scoppiato a Campobasso nell’ultima settimana all’interno della comunità rom ha creato il panico in città soprattutto fra i residenti delle zone dove vivono le persone risultate positive. Dopo l’impennata di casi, gli stessi residenti fra via Sant’Antonio Abate e Fontanavecchia non direttamente collegati alla comunità rom hanno chiesto di essere sottoposti a tampone, facendo continuamente pressing sulle istituzioni. Una richiesta valutata e accolta dall’Asrem, ritenendo plausibile che il contagio potesse essersi allargato all’intero quartiere, e che è stata messa in pratica dopo il termine del processamento dei tamponi ai primi contatti stretti della paziente 1 della comunità e di coloro che subito dopo sono stati riscontrati positivi al virus. Il personale Asrem sta compiendo uno sforzo immane per effettuare in maniera celere tutte le verifiche del caso, considerando che in tutta la regione sono in corso sia il monitoraggio di altri cluster esistenti (dove potrebbero verificarsi nuovi casi, vedasi Portocannone) sia l’applicazione di tamponi sui potenziali guariti. Non avendo ancora ricevuto l’esito, diversi residenti campobassani della zona interessata dalla nuova catena di contagio hanno iniziato a telefonare il numero messo a disposizione dall’Asrem per avere aggiornamenti. Visti i ritardi nelle comunicazioni, non ci è voluto molto che il centralino dell’azienda sanitaria andasse in tilt e alcuni utenti, pur trovando libero, non ricevono risposta dall’altro capo del telefono. Il chiarimento arriva direttamente dal dg Oreste Florenzano. “Capisco la legittimità e la preoccupazione nel conoscere quanto prima l’esito del proprio tampone, ma a nome del personale chiedo pazienza – ci informa al telefono. – Generalmente i pazienti positivi vengono immediatamente allertati, mentre quelli negativi, per motivi organizzativi, potrebbero ricevere l’esito anche qualche ora più tardi, se non il giorno successivo. La comunicazione ufficiale sarà inviata a domicilio. Stesso discorso per l’effettuazione dei tamponi. Con i tempi giusti copriremo tutte le persone individuate”. La direzione sanitaria comunque ha predisposto dei numeri di contatto a cui ci si può rivolgere non prima delle 36 ore dall’applicazione del tampone. In basso la nota.
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