Nel primo trimestre dell’anno – tradizionalmente caratterizzato da un bilancio negativo tra iscrizioni e cessazioni d’impresa – l’imprenditoria femminile fa segnare un saldo negativo di -125, in netto peggioramento rispetto al risultato, sempre negativo, di un anno fa (-31 unità). Si interrompono, quindi, bruscamente i segni di progressivo recupero degli ultimi 4 anni, in cui il saldo, pur mantenendosi in campo negativo, era in costante miglioramento. Numeri alla mano al 31 marzo 2017 in Molise si contano 9.853 imprese “rosa” registrate (ne erano 9.878 un anno fa), rappresentando circa il 28% dell’universo imprenditoriale regionale, risultato che fa della nostra regione quella con il tasso di femminilizzazione più elevato d’Italia. È quanto emerge dall’analisi dei dati dell’Ufficio Studi e ricerche di Unioncamere Molise. Le iscrizioni di nuove imprese femminili (pari a 181), che rappresentano circa il 31% del totale delle iscrizioni del trimestre, risultano in forte diminuzione rispetto ad un anno fa, quando ne furono 254. Le cessazioni totali (sempre al netto delle cessazioni d’ufficio) sono state pari a 306, in aumento nel confronto con la situazione di un anno fa, quando se ne registrarono 285. Come sintesi di queste due dinamiche, l’imprenditoria femminile in Molise registra, nel primo trimestre dell’anno, un tasso di crescita negativo pari a -1,25%: per trovare un risultato peggiore bisogna risalire al primo trimestre del 2012. Nella graduatoria regionale per tasso di crescita, il Molise si pone al penultimo posto: peggio fa solo la Valle d’Aosta con -2,24%. L’analisi dello status d’impresa evidenzia un aumento, rispetto allo stesso trimestre del 2016, di quelle con procedure concorsuali, passate da 88 a 92 nel giro di un anno. Aumento anche per le imprese femminili in scioglimento o liquidazione: ne erano 149 nel primo trimestre del 2016, ne sono 158 al 31 marzo 2017. Quanto alle forme giuridiche, l’intero saldo negativo delle imprese femminili è spiegato dalle ditte individuali, che sono la stragrande maggioranza (circa il 78% del totale), e chiudono il trimestre con un saldo di -129 imprese, in netto peggioramento rispetto lo scorso anno (-56 unità). Continuano a crescere, al contrario, il numero delle imprese femminili che scelgono forme societarie più complesse: le società di capitali, che sono il 13,7% del totale, chiudono il trimestre con un saldo positivo (+13 unità) e mostrano, le uniche insieme alle cooperative, un tasso di crescita positivo pari a +0,96%. Nella distribuzione delle imprese per settori di attività economica la regione Molise risulta la regione con la più alta percentuale di imprese femminili agricole, il 41,8% del totale, subito dopo la Basilicata che ne conta il 42,2% del totale. L’incidenza delle imprese agricole in Molise è più del doppio rispetto la media nazionale (17,4%), ed è di parecchio superiore anche alla media delle regioni meridionali (24,7%). Subito dopo il settore agricolo, le imprenditrici molisane scelgono il commercio (22,6%) e gli altri servizi (27,1%), dove spiccano in particolare il Turismo (7,9%) e le altre attività di servizi, con un elevata concentrazione nei servizi alle persone. Nel corso del primo trimestre 2017, tutti i settori mostrano saldi negativi. A fare peggio in termini assoluti sono stati proprio i settori con la più elevata concentrazione di imprenditrici: l’agricoltura (-80 unità), il commercio (-60 unità) e il turismo (-12 unità). Limitano i danni i servizi alle imprese (-3 unità) e le costruzioni (-2 unità, frutto delle 7 iscrizioni e delle 9 cessazioni).