Ore 13. Si era recato alla postazione Asrem di Riccia per l’effettuazione delle analisi del sangue, presentando l’impegnativa del medico di base, ma quando l’operatrice ha messo mano al computer per formalizzare la prenotazione si è fermata e gli ha comunicato l’impossibilità a procedere: “Non può farle, lei è residente in Germania“. Ma in Germania, il malcapitato, nella sua vita non ci ha mai messo piede. E’ la disavventura che questa mattina si è trovato ad affrontare Cristian, 31enne di Cercemaggiore, autista di pullman, che di fronte alla risposta della dipendente è letteralmente caduto dalle nuvole. “All’inizio ho riso perché pensavo ad uno scherzo“, ci ha raccontato il giovane al telefono. “Poi ho capito che di uno scherzo non si trattava“. Forse un errore di battitura. Meglio fare la verifica del codice fiscale, sarà un caso di omonimia. Macché. L’anagrafica del sistema informatico è proprio la sua. Il ragazzo risulta residente in Germania addirittura dal 2015. “Ma come è possibile?“, si è ritrovato a domandare. La donna ha semplicemente allargato le braccia, non sapendo cosa rispondergli e comunicandogli che il giovane non risultava neanche associato ad alcun medico di base. Negli ultimi 5 anni Cristian non ha avuto a che fare con l’Asrem, accorgendosi solo oggi di questo inconveniente, che rimane tuttora un mistero e che gli ha impedito di prenotare le analisi. “Abbiamo fatto delle telefonate, ho contattato il Comune per verificare se ci fossero errori circa la mia residenza. Era tutto a posto“. Cristian è stato mandato in un altro ufficio, al fine di scongiurare un eventuale problema del terminale e capire il da farsi. Cambia il computer ma non il risultato. Per fortuna il disagio non si è trasformato in una odissea. Il 31enne di Cercemaggiore, dopo tutti i chiarimenti con i resposabili, ha rilasciato dei documenti e dovrà tornare venerdì, dopo che l’Asrem provvederà a fare le verifiche e l’aggiornamento del sistema informatico. “Sarei curioso di capire come sia stato possibile”, commenta, al termine della mattinata. “Spero che, come è successo a me, non capiti a qualcun altro che abbia urgenze maggiori“.
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