Alle scorse elezioni regionali Danilo Leva e Roberto Ruta, in cerca dell’uomo giusto da candidare alla carica di governatore per il centrosinistra, avevano pescato dalla società civile Paolo Frattura (destinato a divenire nei successivi cinque anni presidente della Regione), anche se il personaggio, all’epoca presidente della Camera di Commercio di Campobasso, era ben noto. Oggi i due parlamentari molisani, entrati in contrasto proprio con il ‘loro’ uomo nel corso della legislatura, provano a toglierlo dalla piazza, facendo leva – passateci il gioco di parole – sulle forze del centrosinistra scontente della politica attuata da Frattura e dal suo governo regionale, nell’intento di creare una valida alternativa in vista del prossimo appuntamento elettorale. Con Ruta (minoranza Pd) e Leva (il neo gruppo Articolo 1 Mdp creato da Bersani e co.), questa mattina al Caffè Letterario di Campobasso sono intervenuti Michele Durante (Possibile- Lab), Nicola Macoretta (Comunisti Italiani), Vincenzo Notarangelo (Sinistra Italiana), Ivan Perriera (Italia dei Valori). Ma all’incontro erano presenti molti amministratori e uomini della politica del centrosinistra, dai consiglieri regionali Francesco Totaro e Michele Petraroia agli esponenti di Palazzo San Giorgio Giose Trivisonno e Alessandra Salvatore, passando per l’intramontabile Augusto Massa e giovani come Nicola Palombo. Se la giornata di oggi era solo questione di tempo, tesa forse a rendere in maniera ufficiale la rottura con Frattura e la segretaria regionale del Pd Micaela Fanelli per le prossime elezioni regionali, l’approvazione della ‘Manovrina’ contenente l’emendamento che blinda il Programma Operativo Straordinario della sanità molisana “è un punto di non ritorno”, ha spiegato Ruta. “Dobbiamo avviare una nuova storia, per costruire un futuro comune. Vogliamo costruire un Ulivo 2.0 come laboratorio da esportare in Italia”. Il riferimento è alla formazione di Romano Prodi che nel 2006 aprì una cesura nel dominio berlusconiano sulla scena politica italiana. Fra i punti programmatici – ne saranno cinque, hanno detto gli intervenuti – ci sarà sicuramente la sanità. Per quanto riguarda il futuro candidato, molto probabilmente sarà – ancora una volta – ricercato fra la società civile. Senza passare per le primarie, perché “l’assemblea regionale ha detto no”. Sul tema delle alleanze, confermato quello che già è stato espresso in passato, con una stoccata a Frattura: “In una coalizione di centrosinistra non c’è spazio per Rialzati Molise e Patriciello”.