Ha destato qualche polemica la situazione generatasi questa mattina all’ospedale Cardarelli a ridosso dei locali predisposti per le vaccinazioni anti Covid che in questo primo step stanno toccando a personale sanitario, ai volontari delle associazioni di soccorso oltre che a ‘domicilio’ agli ospiti delle case alloggio e delle rsa. Nel corridoio laterale a piano terra, e in alcune ore della mattina anche nell’atrio principale, si è creato un vero e proprio assembramento, seppur con piccole distanze fra le persone, in barba alla divisione dei percorsi indicati a terra dalle frecce, creando qualche critica e preoccupazione fra il personale ospedaliero. Fermo restando che in Italia, in generale, alla prima scusa abbiamo il vizio di non seguire una linearità nelle file, c’è un problema di fondo che probabilmente ha scatenato tale concentrazione. Ai futuri vaccinati non sarebbe stato comunicato un orario preciso dell’appuntamento, con la conseguenza che coloro chiamati a presentarsi al punto vaccini si sono ritrovati in massa all’ingresso. Se poi i divisori formali non sono sufficienti a garantire il rispetto delle regole è altro motivo di discussione. La polemica nata all’interno del nosocomio ha voluto essere costruttiva nel momento in cui ci si preoccupa di un non sempre rigoroso rispetto delle regole in ospedale, interessato peraltro nei giorni scorsi da un cluster di Covid in Chirurgia.
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