Anche in zona rossa la LILT continua il suo operato al fianco dei malati oncologici nel rispetto di tutte le disposizioni governative e regionali e di precise regole interne per evitare il contagio da Covid-19. E nonostante le difficoltà che la situazione epidemiologica attuale del Basso Molise sta creando e il maggior impegno richiesto, i volontari della LILT continuano ad offrire i servizi nella quotidianità della battaglia contro il cancro. Tutte le consulenze di riabilitazione psico-sociale e nutrizionali dello Sportello Oncologico presso il Day Hospital dell’ospedale San Timoteo di Termoli saranno garantite online, in modo da continuare a garantire il programma di cura e di riabilitazione del paziente neoplastico. Invece presso la sede di via del Molinello sarà attiva una segreteria telefonica allo 0875-714008 che registrerà i messaggi e lasciando il proprio numero di telefono l’utente sarà ricontattato il prima possibile. Continua anche il servizio di accompagnamento dei malati oncologici verso i luoghi di cura. E i volontari dell’associazione provinciale di Campobasso, con impegno e disponibilità, garantiscono un aiuto indispensabile per chi sta combattendo contro il cancro e sta vivendo disagi e ritardi nelle cure e nelle terapie. Tutti dispositivi di sicurezza e i comportamenti atti ad evitare il contagio vengono messi in campo ed adottati sia per i volontari che per i pazienti. In questi giorni la LILT ha provveduto anche ad affittare una vettura che possa garantire il maggiore distanziamento tra i pazienti impossibilitati a raggiungere i centri di cura con modalità alternative. La LILT non si ferma cercando di colmare il gap che si è venuto a creare tra un sistema sanitario sovraccaricato dalla pandemia e la paura dei malati di contrarre il virus. Ma le terapie e le cure sono necessarie per combattere e vincere la battaglia contro il tumore. Per questo l’associazione provinciale di Campobasso ha deciso, seppure con grandi difficoltà e sforzi, di continuare i viaggi verso il capoluogo per aiutare chi è già stato limitato nell’accesso di terapie e diagnosi a causa della pandemia. “Il trasporto dei pazienti oncologici – afferma la presidente LILT di Campobasso, Milena Franchella – continua nel rispetto di tutte le disposizioni perché le terapie non possono subire uno stop. La pandemia ha già pesato molto su chi sta combattendo contro il tumore rallentando l’accesso alla diagnosi e alle terapie e compromettendo anche la qualità della vita. Per questo si rende necessaria oltre che sempre più urgente la vaccinazione sia dei volontari LILT che dei pazienti oncologici”. Viene, dunque, rilanciata anche dall’associazione provinciale di Campobasso la necessità di sottoporre il prima possibile a vaccinazione tutti i volontari LILT che quotidianamente operano a stretto contatto con i malati oncologici e con le strutture ospedaliere, ma anche la necessità di sottoporre a vaccinazione gli stessi pazienti oncologici. “Se non difendiamo i malati da questo virus – ha affermato il presidente nazionale LILT, Francesco Schittulli – la battaglia contro il cancro è persa in partenza: sia per chi dovrebbe eseguire gli screening e, quindi, diagnosi precoce, sia per coloro che si sottopongono alle cure, sia per coloro che hanno vissuto l’esperienza cancro e si trovano nella delicata fase del recupero del proprio corpo e della propria vita dopo la malattia. Come LILT chiediamo che i pazienti oncologici vengano vaccinati quanto prima mettendo a disposizione, laddove possibile, una collaborazione con i dipartimenti prevenzione delle Regioni, attraverso la nostra rete di ambulatori diffusa su tutto il territorio nazionale per la creazione di punti vaccinazione dedicati ai malati oncologici”.
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