Passi per i cappelli da capotreno, ma sentire l’assessore Nagni parlare di politica dei trasporti entusiasmante e lungimirante è veramente troppo. L’ultimo vero investimento fatto da RFI su nostra pressione sono stati lo svincolo di Rocca d’Evandro che ha accorciato di oltre 30 minuti il viaggio per Roma e l’elettrificazione fino a Roccaravindola, oltre al miglioramento della linea da Venafro verso Napoli. Oggi non si capisce dove sono gli investimenti delle Ferrovie mentre la Regione Molise, sacrificando altre priorità ed altre scelte, ha finanziato con propri fondi la Metropolitana leggera di Campobasso e, quando Dio vorrà, l’elettrificazione fino ad Isernia. Si tratta di un vero e proprio obbrobrio. Una scelta capotica di cui vergognarsi soprattutto per le diverse priorità di cui questo territorio necessita. Se guardiamo poi al trasporto su gomma, l’azione dell’assessore al ramo è stata caratterizzata dalla contrapposizione alla gara per il gestore unico annullata per futili motivi e riproposta in grande e colpevole ritardo sotto forma di trattativa privata nonostante i rilievi formulati dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Libero Mercato. Nel frattempo la Regione, e quindi i cittadini, hanno sborsato la bellezza di circa 4milioni di euro in più all’anno. L’assessore Nagni non si preoccupa di nulla, ha dichiarato di andare avanti e allora sarà il caso che la Corte dei Conti e la Procura competente verifichino la correttezza delle procedure, se il ritardo è giustificato o, peggio ancora, se non si tratti di perdere volontariamente tempo con delibere “suicide” a favore di qualcuno procurando un danno erariale. Nel frattempo la legislatura volge a termine e quanto è stato fatto è solo un misero fallimento.
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