Nel corso della seduta online del Consiglio Comunale di Campobasso di questa mattina, il sindaco di Campobasso ha avuto modo di tracciare un ampio e dettagliato quadro relativo allo stato dell’arte e ai criteri di copertura dei lavori del progetto Open Fiber, rispondendo a una richiesta giunta in merito, tramite interpellanza, del consigliere di Forza Italia, Domenico Esposito. “L’attuazione del progetto di infrastrutture e reti dati in banda ultralarga sul territorio comunale con l’operatore Open Fiber di cui alla convenzione approvata dalla Giunta Comunale in data 21 maggio 2019, si è realizzata in due fasi – ha detto Gravina. – Nella prima fase sono state servite dalla predetta infrastruttura le zone della città delimitate come di seguito:
– ad est a partire dal quartiere di San Giovannello, proseguendo verso il quartiere CEP e verso le zone ricadenti tra le strade di Via XXIV Maggio, IV Novembre, Via Piave Via Crispi, Via Garibaldi, Via Mazzini, Via Crispi, Via Tiberio, Via del Castello;
– a sud-est le zone ricadenti nei perimetri di Via Colle dell’Orso, Colle dell’Orso e nel quartiere di San Giovanni dei Gelsi;
– le zone ricadenti tra Via Gian Battista Vico verso il Centro città fino a Via Roma.
Nella prima fase sono state collegate circa 11.000 utenze. Nella seconda fase degli interventi, tuttora in corso di realizzazione, è prevista la copertura dei settori ovest della città (dal centro verso via Mons.Bologna, via Principe di Piemonte fino all’intero quartiere di Vazzieri e dal centro verso via Monforte fino a ricongiungersi con via Tiberio). Al termine della predetta fase, prevista per fine anno, le utenze servite saranno complessivamente 17.000 e si concluderà la copertura degli edifici ricadenti all’interno del perimetro segnato nella convenzione. Tutti gli altri edifici che afferiscono principalmente alle zone più periferiche non saranno oggetto di intervento da parte di Open Fiber. La frazione di Santo Stefano sarà servita come area cosiddetta a fallimento di mercato, ovvero sarà oggetto di copertura grazie all’intervento pubblico di MISE/Infratel Spa. Per quanto riguarda le sedi degli uffici comunali e le scuole di competenza comunale (infanzia, primarie e medie) – ha specificato Gravina – queste, grazie all’accordo con Open Fiber, sono connesse in fibra spenta (ovvero non gestita dagli operatori delle telecomunicazioni) direttamente con il Comune, che fornisce loro:
connettività VoIP per la fonia mediante un unico contratto con TIM, per la numerazione 0874 4051;
connettività dati mediante due distinti contratti:
SPC (Sistema Pubblico di Connettività) per gli uffici, con Vodafone;
Internet per tutti gli altri edifici, con Dimensione.
In particolare quest’ultimo contratto garantisce alle scuole una banda dedicata di 1000Mbit per il download e 500Mbit per l’upload, atti a garantire sufficiente banda per circa 164 sessioni di videoconferenza contemporanee (tante quante sono le classi delle primarie e medie connesse in DAD mista). Alcuni edifici, non ancora direttamente connessi in fibra spenta con il centro stella di Palazzo San Giorgio in quanto ricadenti in aree ancora in corso di sviluppo (quali ad esempio IC D’Ovidio Primaria e Secondaria Piazza della Repubblica, 1 – Via Gorizia e IC Montini Secondaria Zona industriale), sono stati attualmente connessi al Comune con ponte radio di nuova generazione che consente di avere le stesse performance degli altri. La connettività attuale di 1000/500 Mbit per le scuole, gestita peraltro con tecniche di bilanciamento che assicurano la più efficiente distribuzione delle risorse, potrà essere ora ulteriormente incrementata, a 10000Mbit (10Gbit) o più, in quanto da pochi giorni il fornitore ha installato nuovi apparati in centrale (colocation) che permettono di collegarsi direttamente al nostro POP. Si tratta di un upgrade che a breve si intende realizzare compatibilmente con i costi previsti.”
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